Al Tatarella 2 anni per una mammografia: quando Saccozzi insisteva per lo screening “spinto”
Code infinite al Tatarella per prenotazioni ed esami, perfino due anni per ottenere una mammografia. L’istantanea impietosa scattata da Cittadinanzattiva, che con un report specifico ha inquadrato i reali tempi di attesa all’interno dell’ospedale Tatarella, riportano alla luce quella proposta – avanzata dal compianto dott. Roberto Saccozzi- per smaltire l’ingorgo delle prenotazioni ed effettuare, così, un numero più ampio di test e di esami.
Nel 2015, l’oncologo aveva proposto l’istituzione di un ambulatorio dedicato esclusivamente alle mammografie: “Nel comune di Cerignola – osservava Saccozzi- vivono 8775 donne di età compresa tra i 45 e i 69 anni. Considerando che l’utilizzo ottimale di un mammografo consiste in 30 mammografia al giorno e che l’arco di tempo di monitoraggio è di due anni, consegue che si hanno 4387 mammografia all’anno. Ovvero, calcoli alla mano, 3 giornate a settimana dedicate allo screening ed il resto per permettere che la strumentazione venga utilizzata per casi più urgenti”.
Quanto costerebbe mettere in piedi lo screening? “Niente. O meglio, il costo di una lettera per ogni donna per informarla che tot giorno, a tot ora, sarà chiamata ad effettuare lo screening. Nulla di più”. E da quel momento qualcosa si era mossa, ma oggi i lunghi tempi dimostrano che non è stato possibile camminare su sentieri facili.
“Il personale medico e tecnico già esiste in ogni struttura. Il tempo massimo di monitoraggio si attesta intorno ai 10 minuti. Prevenzione che salva la vita in quanto le maggiori criticità per il tumore alla mammella osservate nelle aree del Sud Italia non riguardano la qualità del trattamento a cui sono sottoposte le donne, ma piuttosto il ritardo della diagnosi- spiegava Saccozzi-, dovuto da un lato a una mancanza di cultura della diagnosi precoce e dall’altro dall’assenza o scarsa qualità dei programmi di screening. Oggi soltanto una fascia assai ridotta di popolazione femminile, in maniera autonoma e consapevole, effettua controlli regolari”.
Proprio oggi la Asl di Foggia informa che, in occasione del 4 febbraio 2025, Giornata Mondiale contro il cancro, nel Distretto Socio Sanitario di Cerignola vi sarà l’Open day dedicato allo screening del Cervicocarcinoma e sarà effettuato dalle ore 8.00 alle ore 20.00 nelle sedi di Cerignola, presso il Consultorio Familiare di via XX Settembre e Orta Nova, presso il Poliambulatorio in Corso Umberto I (e non Stornarella, come inizialmente indicato).
L’accesso è gratuito e senza prenotazione e che possono effettuare gli screening le persone secondo le seguenti fasce di età:
Screening cervicocarcinoma: donne tra 25 e 64 anni di età
Screening mammario: donne tra 50 e 69 anni
Screening colon retto: uomini e donne tra 50 e 69 anni
Screening HCV (epatite C): uomini e donne tra 35 e 55 anni
Chiacchiere all’infinito solo per calunniare il nostro ospedale non è assolutamente vero che una lista di attesa di mammografia prevede 2 anni di attesa dicono solo stronzate questo è buttare fango al nostro ospedale Tatarella, ricordate che non solo donne di Cerignola fanno lo screening di visita, ed esame mammografico, ci sono anche di Stornara, Stornarella, Canosa, Margherita di Savoia, tutti i paesi limitrofi, tra l’altro quello che si sà, ed è così, tutte le donne del comprensorio pugliese sono registrate e protocollate alla prevenzione, difatti vengono chiamate anno per anno a vista.