VIDEO | Tressanti senz’acqua: “Trattati come bestie, il sindaco non vuole incontrarci”

Un avviso da parte di un trasportatore di Ecodaunia per avvisare l’intero borgo Tressanti che da domenica, fino a data da destinarsi, circa 40 famiglie non avrebbero più avuto acqua. Quindi, per doccia e cucina i residenti dovranno rivolgersi chissà a chi o raggiungere la vicina Borgo Mezzanone. “E dal Comune non ci vogliono ricevere”. È paradossale, oltre che grave, quello che sta succedendo all’interno della borgata perché il Comune si è totalmente sfilato lasciando in condizioni precarie circa 800 cittadini cerignolani. Il pozzo costruito al centro del borgo riesce a fornire solo 6 famiglie, mentre le restanti 40 dovranno fare i conti con il disagio della mancanza di acqua.

E soprattutto con una fastidiosissima sensazione di abbandono. L’istantanea che riesce a rendere al meglio il degrado risiede in quella catapecchia natalizia che dev’essere ancora smontata da un mese e mezzo (e di cui parleremo in un articolo dedicato).

Si è trattato, per gli abitanti di Borgo Tressanti, di un graduale declino: “Prima pagavamo 4 euro a metro cubo; poi ci hanno chiesto 8 euro a mc e abbiamo accettato, nelle more della costruzione della costruzione di un acquedotto rurale. Adesso però chiedono 30 euro, uno sproposito”, dicono i residenti.

E sul tema ci sono molti punti oscuri. Anche perché non sarebbero stati presi in considerazione, da parte del Comune, ulteriori preventivi. Per questo Fratelli d’Italia, tramite Gianvito Casarella tra i primi a sollevare il caso Tressanti, chiederà un accesso agli atti ed un incontro col Prefetto di Foggia.

“Ci stanno trattando come bestie. Il sindaco non vuole nemmeno riceverci. Noi siamo qui, siamo cittadini cerignolani”, rincarano la dose i residenti rimasti senz’acqua.  

Michele Cirulli

Casarella: “Intervenga il Prefetto, faremo accesso agli atti” | VIDEO