La nuova Terra dei Fuochi tra Foggia e Cerignola: adesso è ufficiale | VIDEO

Appelli di medici, giornalisti, magistrati, ambientalisti, sacerdoti. La Terra dei Fuochi si è spostata nella Provincia di Foggia. E le cronache ci consegnano un traffico continuo anche a Cerignola, a Foggia, Stornara, Stornarella, Ordona, Orta Nova e Carapelle. Il basso Tavoliere è una delle mete preferite dalle organizzazione criminali che intendono lucrare illegalmente a discapito della salute pubblica.
Se dieci anni fa, nel 2014, gli abitanti dell’intero territorio scesero in piazza per dire basta alla spirale di morte e inquinamento, oggi la situazione è diventata paradossale con uno dei protagonisti di quegli sversamenti che ha presentato un progetto per la costruzione del nuovo stadio comunale: il Monnezza Stadium.
Ma non è tutto. Ci sono tutti gli indizi, e le prove, per capire quanto la Capitanata sia diventata succursale napoletana sui rifiuti, ma al contempo l’opinione pubblica sembra stordita e rassegnata all’assoluta lentezza dello Stato rispetto a fenomeni che oggi – come successo per il Monnezza Stadium- sono collaterali alle pubbliche amministrazioni.
Mentre l’attenzione si alza, la realtà racconta altro. Il processo Black Land, iniziato nel 2014, è tutto da rifare: dopo dieci anni di perizie, carotaggi su 270mila tonnellate di immondizia sversate a Cerignola e nei Reali Siti, interrogatori, misure cautelari, la Corte d’Appello di Bari ha stabilito che il tribunale competente non è quello di Foggia, che nel frattempo ha inflitto 13 condanne, ma è quello di Avellino. Quindi si torna indietro e il processo ripartirà da zero con il rischio, più che concreto, della prescrizione.
La settimana scorsa la Corte Europea sui diritti dell’uomo ha bacchettato l’Italia, proprio per quanto concerne i fatti relativi alla terra dei Fuochi tra Napoli e Caserta e per aver lasciato i cittadini in balia dell’immondizia e dei tumori: “Disastro ambientale” senza che le Istituzioni informassero concretamente gli abitanti dei rischi.
Oggi quell’identico schema, riferiscono fonti qualificate, si è spostato in Puglia e precisamente nella Provincia di Foggia. Esattamente come nel 1997 il pentito del clan dei Casalesi, il boss Carmine Schiavone, aveva riferito alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle ecomafie. Quegli atti sono stati secretati per quasi vent’anni.
Michele Cirulli
Ma si vedevano dalla ruota panoramica di piazza duomo? Chiedo per un amico che non ci è potuto andare. La massima autorità sanitaria cittadina non sa niente ? È l’ ultimo a saperlo dopo medici, giornalisti ed autorità varie…? Non ne parla… Eppure dovrebbe.
Ma perché non fermano i camion che giornalmente trasportano rifiuti tossici dalla Campania, sulla strada provinciale 95? Secondo me c è qualcosa di marcio. É un fenomeno che dura da anni e nessuno vede niente. Non vedo, non sento, non parlo.
Il marcio ed il veleno sta tanto nei rifiuti quanto nella politica a tutti i livelli e di tutti i colori.
La dittatura feroce nei confronti di chi delinque è la sola ed unica soluzione in una Italia piena di delinquenti, nullafacenti e politici corrotti.
Sono almeno vent’anni che Cerignola ha un altissima percentuale di deceduti per neoplasie. Basta vedere le schede di morte o DRG degli ospedali viciniori con oncologie annesse e vedere quale percentuale di deceduti che risiedono a Cerignola. Chiedete alla Regione Denunciate piu’ volte ma inascoltate, cosa ha prodotto l’inceneritore a Cerignola ? Cosa si è bruciato?. L’Arpa ha sempre escluso che nell’aria non ci fossero inquinanti , mentre c’erano euri che piovevano dal cielo. Negli ultimi vent’anni oltre l’inceneritore, siete sicuri che la discarica non ha prodotto nulla, il depuratore che non ha mai funzionato e depurato un tubo… Chiedete… Leggi il resto »
mai una volta che qualcuno, fermi camion che fanno la spola sulla strada, zona industriale, autostrada, manfredonia, o strade intersecanti, altrimenti chi finanzierebbe le feste di partito e della Madonna di Ripalta.