Il sangue cerignolano a Sanremo con il rap di Tormento
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È stato un Sanremo dal sangue Cerignolano, quello di Tormento, 45 anni, che sul palco dell’Ariston ha cantato “La mia parola” insieme a Shablo, Guè e Joshua.
La 75esima edizione del festival della canzone italiana si è chiusa con la vittoria di Olly, con Balorda nostalgia, mentre per il trio rap si è piazzato al 18esimo posto. Tormento, pseudonimo di Massimiliano Cellamaro, è nato a Reggio Calabria da papà originario di Cerignola e da madre reggina.
La sua è stata una vita da “nomade”, tra Varese, Castellana Grotte, Novara e Genova. Ma il rap non lo ha mai abbandonato ed è una tradizione di famiglia: è fratello degli artisti Esa e Marya. Massimiliano Cellamaro inizia la sua carriera con i Sottotono, la cui consacrazione arriverà nel 1997 con l’album Sotto effetto stono. Due anni dopo c’è la prima apparizione a Sanremo con Mezze verità. Dal 2002 inizia l’attività da solista.
Podcast, documentari, hits fino all’ultima partecipazione alla 75esima edizione del Festival di Sanremo con Joshua, Shablo e Guè Pequeno.
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