Falsi sinistri, denunce e perquisizioni: medici e avvocati nei guai
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Si sono protratte per sette ore le perquisizioni avvenute ieri mattina, a Cerignola, ai danni di medici e di due avvocati che sarebbero parte di una più ampia rete interprovinciale dedita all’organizzazione di falsi sinistri stradali e false attestazioni sanitarie.
Sul posto sono giunti i carabinieri e due pubblici ministeri, considerato che l’indagine è condotta dalla Procura di Trani. Oltre ai cerignolani, infatti, da quanto è trapelato, sarebbero più di una ventina gli indagati nell’inchiesta che vuole fare luce su fatti che avrebbero come epicentro proprio la Bat e conseguenti ramificazioni anche in Provincia di Foggia e, appunto, nella Città di Cerignola.
Il giro di “falsi sinistri” avrebbe provocato ingiusti guadagni non solo ai professionisti che sarebbero implicati nell’inchiesta, e la cui posizione è ora al vaglio dei magistrati, ma anche a quei privati cittadini che in maniera diretta avrebbero percepito denaro sulla base di dichiarazioni fasulle o quantomeno controverse. Non è escluso che l’indagine possa ulteriormente ampliarsi andando a toccare altre figure di spicco locali e non.
Per quanto riguarda fatti criminosi, la provincia di Bat e Cerignola confermano, ancora una volta, di conservare quel legame descritto in più occasioni nelle relazioni semestrali della Dia.