VIDEO | Toh, adesso l’acqua a Tressanti costerà meno della metà: lo scandalo
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Quando pagava il Comune, l’acqua a Tressanti costava 30 euro al metro cubo. Ora che il Comune non pagherà più, il prezzo dell’acqua è sceso vertiginosamente in poche a meno della metà. Precisamente a 12 euro al metro cubo. E non c’è stata un’indagine approfondita delle forze dell’ordine, della Procura, dei giornali, delle opposizioni. Lo ha candidamente confermato l’amministrazione comunale nel consiglio comunale tenutosi ieri.
Parlare di scandalo, a questo punto, sembra perfino riduttivo. Da 30 a 12 euro al metro cubo subito dopo il caso mediatico con i residenti di Borgo Tressanti rimasti senz’acqua da inizio anno. Fino ad oggi era la Regione- che resta competente sul tema- a rifornire la frazione con un esborso totale, negli anni, di 575mila euro. Poi, dopo il Covid, è stato il Comune in via emergenziale, ed incassato un primo no da Bari, a provvedere al servizio affidato ad Ecodaunia, imparentata con l’assessore Teresa Cicolella, ad un prezzo, appunto, di 30euro al mc.
“Oggi abbiamo un nuovo preventivo di 12 euro al metro cubo da parte di un’altra ditta”, ha riferito in aula l’assessore all’ambiente Domenico Dagnelli. Non si capisce come mai improvvisamente i costi si siano svuotati . E anche lo stesso Dagnelli ha cercato di capirne qualcosa nei mesi scorsi comparando le bollette dei residenti.
“È una cosa gravissima, siamo arrivati ad un costo che è un terzo di quello erogato fino ad ora”, ha specificato il consigliere Rino Pezzano, “così come è grave che si continui a dire, come fatto nel 2021, che la costruzione dell’acquedotto arriverà prima della scadenza del mandato: non è vero e si creano false aspettative”.
Il sindaco Francesco Bonito, dopo aver offeso le donne della borgata definendole “comari di Tressanti”, sotto gli occhi compiaciuti del vicesindaco Maria Dibisceglia che ormai giustifica tutti gli insulti che il sindaco rivolge alle donne, ha spiegato che erogare ulteriori fondi lo esporre al giudizio della Corte dei Conti, ossia a dover pagare multe di propria tasca perché il Comune non potrebbe intervenire.
Una ricostruzione smentita dalle opposizioni considerando che, trattandosi di un bene primario come l’acqua, non vi sarebbero alcuni impedimenti. Il consiglio monotematico, nel quale è stato vietato ai residenti di prendere la parola, era stato convocato da Fratelli di Italia: “In consiglio è emerso che il Comune prima poteva pagare 30 euro e che ora però, ad una diversa ditta, non può corrispondere 12 euro. La soluzione oggi non c’è ed è rimandato tutto a incontri con regione, Prefetto”, ha spiegato Gianvito Casarella.
I residenti hanno abbandonato l’aula dopo aver incassato un no al loro intervento. “Abbiamo sentito tutte le chiacchiere che hanno detto. Rimaniamo senz’acqua. Volevamo spiegare la nostra situazione drammatica ma non ci è stato permesso”.
Si dice sorpreso, Carlo Dercole di Forza Italia: “Ma come è mai possibile?! Quando i soldi erano pubblici non esistevano preventivi ed il servizio veniva effettuato a 30 euro a metro cubo. Adesso, invece, spunta questo preventivo. Per anni questa amministrazione ha sperperato denaro pubblico! Chi doveva vigilare? Perché non sono stati chiesti prima questi preventivi? È vergognoso!”.
Non resta che attendere un intervento della Regione Puglia. E magari capire perché l’acqua di Tressanti è così…salata.
E quindi? Dopo tante chiacchiere e/o sdegni da qualche parte, come si procede? Chiedo per un amico
L’assessore cicolella sui social cerca di distogliere l’attenzione dai suoi problemi di parentela e favoritismo personale pubblicando commenti di 3 anni fa. E emblematico il fatto che non ci sia un interessamento della legge sulla questione Tressanti: si tratta di soldi pubblici sarebbe indispensabile aprire un’inchiesta da parte della regione puglia
Ma possibile che a queste supposizioni non segue mai nessuno provvedimento?