Meteore, il caso Belpiede “usata come quota rosa e non come assessore: poi scaricata”

Meteore, alla ricerca delle stelle perdute. Era questo il programma televisivo che impazzava sulle reti Mediaset negli anni 90, un viaggio in quelle storie di personaggi mediatici che avevano conosciuto una forte ma fugace notorietà per poi tornare nell’anonimato più cupo.

Se “Meteore” fosse un programma ancora attuale, e fosse tarato sulla politica locale, potrebbe riguardare anche l’ex assessore Cecilia Belpiede. Sette mesi di mandato, nessun provvedimento incisivo, zero interventi in consiglio nemmeno quando è trattato della mobilitazione dei commercianti contro la pista ciclabile. Tutto sommato, è stata un disastro.

E che la sua esperienza sia stata inutile lo conferma anche la cafonaggine istituzionale di Francesco Bonito, che non l’ha nemmeno ringraziata come grammatica impone di rito in questi casi. Ma che Bonito sia grezzo istituzionalmente è un dato di fatto che non si scopre oggi.

Domenico Bellapianta, del gruppo misto, ed ex Senso Civico, commenta: “A nostro parere e giudizio politico, Belpiede è stata abbandonata dagli stessi soggetti politici che gli avevano garantito tutto il supporto e sostegno necessario, dal Consigliere Comunale Gerardo Valentino suocero dell’ex assessore Dr. Sergio Cialdella, che l’hanno poi rinnegata dopo averla nominata, e dal Sindaco Francesco Bonito che ha cercato in tutti modi di far passare l’assessore in quota Senso Civico, smentita poi da tutti”. In realtà, il nome di Belpiede è stato “suggerito o proposto dal figlio Savino”.

Per la Lega di Vincenzo Specchio, Belpiede ha soltanto svolto il ruolo di quota rosa e non di assessore, tanto che  “non è stata praticamente mai interpellata né prima né dopo una qualsiasi delibera di Giunta comprese quelle che competevano al suo assessorato: era richiesta la sua presenza non certo il suo assenso. Serviva a far numero legale a tutte le castronerie degli atti discussi in Giunta in merito ai quali l’assessore Belpiede non veniva nemmeno consultata, ma solo chiamata, senza neanche troppa insistenza, come è appunto successo con la proposta di modifica del Regolamento comunale sui canoni del suolo pubblico, ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

Belpiede, la meteora,  almeno è coerente: la sua voce non si è sentita durante il mandato assessorile e non si sente nemmeno adesso.