Parrucchieri ed estetiste abusive: secondo CNA il boom è a Cerignola

Non pagano le tasse, mettono in difficoltà chi lavora in regola portando via clienti e non sempre vi sono garanzie sul risultato. È una vera e propria economia sotterranea, quella che si snoda in tutta la Provincia di Foggia, secondo i dati distribuiti questa mattina dalla CNA a Foggia.
Secondo quanto riportato durante l’incontro pubblico, sarebbero 799 gli abusivi in tutta la Capitanata, con dati preoccupanti a Foggia città (190) e Cerignola (89). Forbici d’oro – nel rapporto legalità/comunità – per i comuni di Bovino, San Marco La Catola, Rignano, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia e Ischitella.
Per abbattere i rischi connessi all’esercizio abusivo della professione- è l’obiettivo dichiarato da CNA- sarebbe necessaria una legge regionale in materia di benessere e bellezza per contrastare il fenomeno assai diffuso del lavoro in nero nel settore acconciatura e bellezza.
Eppure per esercitare le attività la legge è molto ferrea, perché prevede l’obbligo di un anno – e relativo stage- prima di poter entrare a far parte della categoria, proprio perché lo Stato riconosce un elevato rischio connesso ai lavori relativi al mondo della bellezza e dell’acconciatura.