Rifiuti a Cerignola, “spese pagate a doppio: favorite 2 aziende”. Allertata la Guardia di Finanza

Adesso dovrà essere la Guardia di Finanza a fare chiarezza sulla denuncia presentata da Forza Italia, nella figura di Carlo Dercole, in data 21 marzo. L’ipotesi, supportata dai documenti, consiste nell’affidamento di circa 500mila euro alla ditta Ecodaunia srl per i costi di “trasferenza” dei rifiuti che, secondo il forzista, sarebbero già liquidati, per il medesimo scopo, alla Teknoservice. Nei fatti, quindi, è il ragionamento, il Comune di Cerignola pagherebbe due volte lo stesso servizio.

Ad inizio 2024 Cerignola (e gli altri comuni del consorzio) ha cambiato gestore passando da Tekra a Teknoservice con una gara da 107 milioni di euro. All’interno di questa somma era previsto anche il costo del trasporto dei rifiuti dal centro urbano alla discarica. Con una postilla: se la discarica si trova oltre 160km, allora i costi di trasporto saranno a carico del Comune; se la discarica si trova ad un distanza inferiore di quel tragitto, allora il costo è ricompreso nell’appalto e quindi di questo se ne occuperà la ditta. Su questa clausola esplode il caso all’attenzione delle fiamme gialle.

“Il Comune, a sostegno di un’ordinanza sindacale priva di qualsiasi presupposto, ha impegnato la somma di 550mila euro in favore della ditta Ecodaunia, per il servizio di trasferenza e smaltimento” dei rifiuti del Comune di Cerignola. La somma si riferisce ai mesi di gennaio e febbraio 2025.

Nella denuncia si legge che “dagli atti si evince che la Teknoservice si limita a raccogliere il rifiuto ed a trasportarlo alla ditta Ecodaunia che effettua la traferenza e il trasporto presso la discarica di Foggia, pertanto entro 160km”. Quindi, l’ipotesi: il Comune paga due volte il servizio di trasporto, sia Teknoservice che Ecodaunia?

“Come mai- chiede Dercole- è il Comune di Cerignola a pagare la trasferenza e trasporto quando invece è la Teknoservice che come gara d’appalto dovrebbe sostenere questo costo?”.

A rincarare la dose è l’ex sindaco Franco Metta: “È una porcheria. A chi conviene questa situazione? A Teknoservice, che risparmia; a Ecodaunia, su cui piovono soldi da tutte le parti. A chi non conviene? Ai contribuenti di Cerignola. Poi manca l’acqua a Borgo Tressanti e non si trovano i soldi”.

“Da questo momento la responsabilità non sarà soltanto di Bonito, che ha firmato l’ordinanza, ma anche dei dirigenti Prencipe e Dituccio che autorizzano i pagamenti e invece dovrebbero leggere il disciplinare”, prosegue l’avvocato. “C’è un enorme danno erariale e un vantaggio per due aziende che deve essere segnalato, come obbligo, alla Corte dei Conti. Nessuno può far finta di non sapere”, conclude Metta.