Dall’omicidio a Cerignola al giallo del suo ritrovamento senza vita a Sant’Agata

Dall’omicidio nelle campagne di Cerignola al giallo sulla sua stessa morte. È stato ritrovato ieri mattina, a Sant’Agata di Puglia, il cadavere di del dentista Francesco Cela, 65 anni, con addosso un giacca e sotto il pigiama. Di fianco al suo corpo è stata rinvenuta anche un’ascia, che l’uomo utilizzava quando passeggiava nei boschi dei Monti Dauni, dove risiedeva. Al momento gli investigatori propendono per una morte avvenuta per cause naturali, ma in queste ore stanno ascoltando i familiari del dentista.
Cela è stato ritrovato da alcuni passanti, che subito hanno allertato i soccorsi: qualcuno sostiene di aver notato, in prossimità del cadavere, anche un passamontagna. Circostanza, questa, che non sarebbe confermata dalle evidenze ora nelle mani dei carabinieri. Non si esclude che sul corpo possa essere disposta l’autopsia.
Francesco Cela è stato responsabile dell’omicidio dell’architetto Michelangelo Lamonaca, avvenuto nel 2000 nelle campagne di Cerignola e per questo aveva scontato una pena di 15 anni, 2 mesi e 20 giorni per omicidio premeditato. Il 22 luglio del 2000 con un inganno aveva fatto in modo che l’architetto di Margherita di Savoia si spostasse nella zona cerignolana: una volta incontratisi esplose un colpo di arma da fuoco. Dalle indagini emerse che la telefonata per organizzare l’incontro partì proprio dallo studio odontoiatrico di Cela, che intese così vendicare con la morte la relazione che l’architetto avrebbe avuto con una professoressa a lui legata.