Funerale del sacerdote, le forze dell’ordine acquisiscono le immagini
Le forze dell’ordine acquisiscono le immagini del funerale di don Saverio Del Vecchio, il sacerdote di Cerignola deceduto a causa del Coronavirus l’11 aprile scorso e la cui sepoltura, non senza polemiche, è avvenuta due giorni dopo con una affollata cerimonia in cimitero officiata dal vescovo mons. Luigi Renna e alla quale hanno preso parte oltre 25 persone.
Le polemiche
Nei giorni scorsi il commissariato di polizia di Cerignola ha acquisito le immagini che proprio la Diocesi aveva diffuso sul web per dare l’ultimo saluto al sacerdote trovato positivo al CoVid-19. Quella celebrazione molto partecipata, però, aveva scatenato aspre polemiche per due ragioni. Da un lato perché sarebbe stato eluso il decreto del Presidente del Consiglio, che vieta categoricamente assembramenti; dall’altro perché, in questi giorni di emergenza sanitaria, è prassi che l’ultimo saluto ai deceduti venga dato solamente dai familiari più stretti, mentre agli altri viene inibita la presenza al cimitero.
Disparità di trattamento
Una disparità di trattamento che ha generato recriminazioni dure: “Il nostro sdegno per questa disparità nasce perché forse non si capisce, come ci è successo, cosa vuol dire non poter salutare il proprio caro degnamente e avere l’impressione di averlo abbandonato lì. E mi fermo qui perché il dolore per ciò che provo è troppo grande”, aveva pubblicamente detto una delle persone colpite da lutto in questa fase emergenziale legata al Coronavirus.
I video cancellati
Dunque, le forze dell’ordine hanno acquisito i video e le immagini diffuse sul web per procedere all’identificazione di tutti i presenti alla celebrazione del funerale. Dopodiché – informano – si deciderà il da farsi. Nel frattempo le Chiese della Diocesi Cerignola-Ascoli Satriano hanno cancellato dalla rete i video contestati e che avevano caricato su Facebook. Non solo quello dell’ultimo affollato saluto a don Saverio Del Vecchio, ma anche il videomessaggio di don Carmine Vietri, il quale, due settimane fa, si è reso protagonista di un’altra chiacchierata vicenda: insieme ad altre quattro persone aveva organizzato una via crucis per le strade del quartiere Fornaci sostenendo che “la legge va interpretata” e ridimensionando nei fatti la portata del decreto del Presidente del Consiglio sul divieto assoluto di effettuare manifestazioni religiose. Dichiarazioni sulle quali il sacerdote vi era ritornato in maniera polemica- attraverso i social- rincarando la dose e battendo sull’assoluta autonomia tra Stato e Chiesa: poi anche questo video è stato rimosso dalla rete. E dopo San Marco in Lamis, dove le celebrazioni del venerdì santo hanno scatenato inchieste e polemiche, oggi tocca alla Chiesa ofantina. Le immagini ora sono state acquisite e sono al vaglio delle forze dell’ordine di Cerignola.
Michele Cirulli