domenica, Novembre 24, 2024
Cultura

Valentino: “Il film su Di Vittorio? Non volevano girarlo a Cerignola”

Valentino: “Il film su Di Vittorio? Non volevano girarlo a Cerignola”
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Pane e Libertà, la fiction su Giuseppe Di Vittorio andata in onda ieri sera ed uscita nel 2009, è stata girata in parte a Cerignola, ma ottenere quelle riprese fu tutt’altro che facile: parola di Matteo Valentino, che ai tempi era il sindaco della città di Cerignola.  

“Avevamo saputo che il regista Alberto Negrin stava realizzando il film su Giuseppe Di Vittorio senza coinvolgere il territorio e la città di Cerignola: giravano, ad esempio, a Minervino o Gravina perché aveva un centro storico più consono alle esigenze scenografiche. Fummo molto sopresi e facemmo di tutto perchè la città fosse coinvolta”, racconta Valentino.



La soluzione

Terra vecchia, azienda Pavoncelli, Piano delle Fosse: l’allora sindaco mise sul tavolo questo ventaglio di proposte per fare in modo che la città natìa del sindacalista fosse parte della fiction: “Mi risposero che purtroppo non c’erano le condizioni, perché le moderne abitazioni intorno al Piano delle Fosse non si conciliavano con le esigenze del regista, così come, in Terra vecchia, la modernità di certi stabili non permetteva di girare”, continua Valentino.

Quindi la soluzione: riprese dall’alto su Piano San Rocco e altro girato nell’azienda Pavoncelli in contrada Santo Stefano. “Con il regista incontrammo il conte Pavoncelli, che ci mostrò la famosa lettera con la quale Giuseppe Di Vittorio rifiutò i suoi doni. Mi soprese molto il fatto che Baldina Di Vittorio quotidianamente chiamava il regista e leggeva la sceneggiatura per fare in modo che quel lavoro rispettasse al massimo la vita di Peppino”, ricorda l’ex sindaco.



Le riprese con Favino

L’amministrazione comunale contribuì alla realizzazione del film con un finanziamento di 70 mila euro. Oltre cento le comparse del posto finite nella pellicola, diversi parrucchieri impegnati nelle acconciature degli attori, ristoranti e sale ricevimento in moto per ospitare la troupe di “Pane e Libertà”.

“Fu un momento molto emozionante per noi e per la città di Cerignola. Facemmo di tutto per fare in modo che anche la città fosse raccontata. Pierfrancesco Favino ci ricordava sempre le sue origini di Candela e diceva di essere onorato di poter interpretare quel ruolo: nel film lo dimostra in pieno”, conclude Matteo Valentino.





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