Settimana decisiva per l’emergenza Coronavirus a Cerignola
Sarà una settimana decisiva, quella in corso, per l’emergenza Coronavirus, perché sarà il primo banco di prova della Fase 2 anche a Cerignola. Dal 4 maggio, infatti, le misure varate dal governo sono meno stringenti e più permissive, motivo per cui le occasioni di contatto – e quindi di possibile trasmissione del virus- si fanno più frequenti. Considerato che il periodo di incubazione, secondo la letteratura scientifica accumulata fino ad ora, stabiliscono dai 3 a 14 giorni il periodo di incubazione della malattia, va da sé che questi giorni saranno determinanti per valutare l’impatto del Coronavirus nelle città.
Da dove si parte
Gradualmente si sta tornando alla normalità, senza perdere mai di vista le precauzioni. Soprattutto in Puglia dove il parametro RT, che spiega il dato nel tempo da quando sono entrate in vigore le misure di contenimento, rimane il più alto in Italia: 0.96. Questo significa che, essendo un numero inferiore ad 1, la curva è in decrescita. Ma in Lombardia, ad esempio, il dato è 0.57, secondo quando spiegato due giorni fa dall’Istituto Superiore della Sanità.
Dati Coronavirus
Al momento, considerati gli ultimi dati, il 20,4% dei casi di Covid è asintomatico, il 15% paucisintomatico, il 33% lieve, il 16,9% severo e il 3,1% critico. È questa la griglia di partenza da cui si testeranno gli effetti dell’allentamento delle misure restrittive: se l’indice RT dovesse superare la soglia dell’1, allora scatterebbero i primi campanelli d’allarme.
Situazione Cerignola
Settimana decisiva anche al Tatarella, dove i sanitari ormai da metà marzo convivono con decine di tamponi inviati a Foggia. Negli ultimi giorni nel centro ofantino si sono registrati 5 casi positivi e un decesso con Coronavirus. Una tendenza altalenante, che come ribadito dal virologo Pier Luigi Lopalco sembra essere normale soprattutto in questa fase.
Dunque settimana decisiva per il CoVid-19: i prossimi sette giorni, e la settimana successiva, ci diranno se il Coronavirus, anche a Cerignola, ha perso la sua carica virale e se il “libera tutti” quasi attuato avrà avuto effetti sulla popolazione in questa emergenza.