Un motivo in più per odiare la Commissione prefettizia di Cerignola
IL PUNTO
di Michele Cirulli
Che la Commissione Prefettizia sia invisa agli ex amministratori, e ad alcuni accoliti sgangherati, è un dato acquisito. Alla luce delle ultime vicende, però, i contestatori avranno ulteriori ragioni per odiare lo Stato, ossia i tre commissari inviati dal Presidente della Repubblica a Cerignola per raddrizzare il tiro dopo 4 anni di amministrazione Metta. La shitstorm di fakenews generata da Metta e Pezzano, soprattutto nel periodo CoVid, non ha sortito gli effetti sperati e Cerignola è stato tra i primi grandi paesi della Capitanata a distribuire i bonus spesa inviati dal Governo per le famiglie bisognose. Basti citare l’esempio di Foggia, dove ancora oggi strascichi, polemiche e denunce tengono banco nell’agone politico.
Così come vengono via una alla volta le concessioni dal tortuoso andamento amministrativo, a testimonianza che l’incapacità (nel migliore dei casi) dei vertici comunali finisce per arrecare danno ai semplici cittadini, magari favorendone altri (ma su questo si esprimeranno altre istituzioni). È stato detto che la commissione “ci costa” 18 mila euro al mese ed è un falso, perché i soldi vengono rimborsati dal Ministero: ovvero, escono dal Comune e rientrano da Roma tramutandosi in beni utili alla città (Postiglione ha paventato la possibilità di un bando di idee su come spendere le cifre).
Burocrati, non politici
Che si voglia far passare la Commissione come un partito politico è esercizio ovvio. Ma i commissari non devono piacere e nemmeno vogliono piacere. Tra un anno saranno andati via in qualche altra realtà macchiata dalla Mafia, come Cerignola. Sabato, Albertini e Postiglione non devono farsi votare alle prossime amministrative, devono scovare dove si è annidato il malaffare. Punto. Se ci si aspetta un concertone di piazza con giostre sulla cupola del Duomo e amenità varie, si è un po’ fuori strada. La parola d’ordine non è far divertire i cerignolani, ma controllare le carte e ripristinare la legalità, non le sagre. Chi vuole le sagre dovrà aspettare le prossime elezioni, quando la politica si riapproprietà di Palazzo di città.
I regali degli ex
A proposito di cose che non vanno, all’improvviso ci siamo accorti che quel mirabolante palazzetto dello sport costruito con polemiche nei campi dell’Agrario non aveva nemmeno l’agibilità per entrare in funzione, alla faccia dell’efficienza e della trasparenza. Ci ritroviamo in affitto a casa nostra, per quanto riguarda i rifuti, dopo lo smantellamento di SIA srl e la volontà di affossarla sbagliando in maniera clamorosa ogni scelta possibile. Ora c’è Tekra, e come già preventivabile i dipendenti iniziano a pagare lo scotto del cambio gestione. Ogni gara o atto poco chiari vengono bloccati. Così per l’urbanistica e le zone F, dove nessuno in consiglio comunale ha votato contro (promemoria per il futuro: sui grandi interessi non c’è partito che si oppone, al massimo ci si astiene).
Le fakenews disperate
Nei giorni di emergenza sanitaria, poi, senza nemmeno premura per il momento delicato in cui si trovava la comunità, smarrita per morti e malati, Pezzano invece ha “denunciato” l’ennesima fakenews, ovvero che la Commissione tratteneva i soldi (sic!) da destinare ai più deboli. Invece si è scoperto che il commissario Adriana Sabato, tanto odiata, sul canone di locazione ha fatto perfino più veloce rispetto ai tempi impiegati da Pezzano stesso nella sua mediocre parentesi amministrativa che ha entusiasmato solo qualche amico fidato pronto a scondinzolare sui social rimembrando i bei tempi che furono. Nel frattempo dalla barca iniziano a scendere in molti. C’è chi si “consegna” allo Stato– dentro Palazzo di Città – isolando alcuni politici con la nostalgia canaglia del potere; c’è chi cambia strada e si ricicla per cancellare un’appartenenza politica ingombrante e poco lusinghiera, alla luce dello scioglimento per mafia. Per non parlare degli ex consiglieri di maggioranza.
L’odio
Spariti nel nulla. In verità di alcuni non se ne è avuta mai traccia. O per non parlare della pletora degli assistenti alla comunicazione, che in questo momento saranno su Google a cercare il significato di “pletora”. E come non ricordare sua Eccellenza Renna, primo sostenitore della giunta sciolta per mafia, in affari con le società indicate dalla relazione prefettizia, che se non fosse stato per Marchiodoc.it che l’ha smascherato sarebbe ancora a dire ai poveri fedeli: “Lo scioglimento per mafia non è ancora niente di sicuro”. Il genio.
La commissione intanto procede, al di là dei teatrini e della mestizia di paese. Mentre c’è chi urla, c’è chi silenziosamente smantella. E più si smantella, più si urla minacciando a vanvera tramite un pc generando tenerezza più che paura (e perfino ironia degli ex alleati voltatisi dall’altra parte per salvare il proprio status). E poi, ogni volta che si mormorano valutazioni della Commissione a carico dei dirigenti, c’è chi finge di litigare imbastendo sfuriate social all’interno di quell’area che ha governato fino ad oggi. Casi clinici a parte, è questo uno dei motivi per cui i soliti noti dovranno odiare lo Stato: perché al momento lo Stato sta smantellando il superfluo e quindi sta funzionando. Sperando che faccia piazza pulita, anche dei traditori, reali e presunti, che ora “si vendono” il loro (ex) beniamino per non vivere il dramma più straziante: andare a lavorare onestamente.
GRANDE MICHELE CIRULLI…PERO’…….
Sei un caso clinico. Hai ragione.
Analisi attenta e veritiera . Bravo !!
ASFALTATI!!!
La lista dei “cattolici” che di cattolico non c’era nulla… Non ha voluto smascherare il malaffare politico gestionale… Il risultato è stato un comune sciolto per mafia. Si ringrazia la cricca di ponzio Pilato per il massacro creato. Il demonio sa di non perdere nulla… Essendo nulla tenente. Ma voi Scribi e farisei che filtrano moscheri e ingoiano coccodrilli… Un po di decenza e che caxxo. Pace e bene. Signore aiutaci. (
Uaglio’…… Rpust.
Mi sorge un grosso dubbio: fallimento Sia,mancata promozione Audace, fallimento società basket, bocciatura delibere….non è che qualcuno porta realisticamente iella? Le fattezze somatiche di un menagra ce le ha tutte…
Menagramo
Condivido al 100% tutto quello che il giornalista ha scritto!
Statt a torn. TERUN!!!
Metta e company se ne devono fare una ragione, prendere atto del loro fallimento e chiedere scusa a tutti i cerignolani che gli avevano accordato fiducia! La commissione prefettizia e li per amministrare la città in modo disinteressato, non ha un colore politico e alla scadenza andrà via. Non ha cambiali da pagare ad affaristi e pseudoimpreditori con appalti pubblici affidati in forma diretta per aggirare le norme vigenti. Tutto ciò nell’interesse della città. È inutile che attaccano tutti i giorni la commissione i cerignolani hanno capito benissimo le cose come stanno. Altro che bene comune! Questa è gente che… Leggi il resto »