Sparatoria Riccardi, un agguato in tre riprese
Sparatoria Riccardi, un agguato in tre riprese a Cerignola. Si è salvato anche grazie alla sua prontezza di riflessi, Maurizio Riccardi, il 47enne che sabato mattina è stato inseguito e raggiunto da una decina di colpi di arma da fuoco rimanendo illeso dopo aver trovato rifugio nel commissariato di Cerignola. Sulle indagini c’è il massimo riserbo e si indaga sulla sua vita, anche se i suoi precedenti penali risalgono però a oltre dieci anni fa.
Gli inquirenti stanno passando al setaccio tutte le immagini di videosorveglianza delle telecamere disseminate nella zona in cui è avvenuto l’inseguimento. Il tutto è iniziato in zona Gran Sasso, nel quartiere San Samuele, quando un’auto ha raggiunto la vettura di Riccardi, il quale, accortosi del pericolo, ha effettuato inversione di marcia dopo aver individuato i sicari, probabilmente più di uno (sul punto verifiche in corso).
La sparatoria si è articolata in tre fasi, visto che i primi colpi sono stati esplosi nei pressi dell’abitazione di Riccardi; l’altra scarica nelle vicinanze del Tribunale e l’ultima raffica nei pressi del Commissariato di Cerignola: l’agguato è però fallito.
A quel punto Riccardi ha abbandonato la sua automobile, ha scavalcato il muro e si è rifugiato dagli agenti, raccontando loro – quando improvvisamente se lo sono ritrovato nei garage – di essere protagonista di un agguato.
Le indagini si muovono in ogni direzione e vige il massimo riserbo.