Gal Tavoliere, votazioni nel caos: “Cerignola terra di conquista”
Votazioni al Gal Tavoliere tra polemiche e veleni, ma soprattutto a sorprendere è stata la grande mobilitazione, nelle articolazioni provinciali dei soggetti coinvolti, per la guida biennale del Gruppo di Azione Locale di Cerignola e del Basso Tavoliere. La votazione è stata rinviata a data da destinarsi dopo i tumulti avvenuti nella seduta di lunedì pomeriggio, dove tra colpi di scena e veti incrociati l’uscente Giuliano ha dovuto sospendere l’assemblea.
La griglia di partenza con i privati, i comuni, organizzazioni agricole, organizzazioni CNEL ed enti pubblici si è presentata da subito frastagliata ed equamente divisa. Le maggiori polemiche si sono registrate allorquando Giuliano ha impedito le operazioni di voto a Copagri, contestando la morosità dell’associazione agricola e sul punto non si escludono ricorsi. Spicca in questa fase la frattura tra le associazioni agricole, che hanno distribuito la propria preferenza (quasi) equamente tra i due candidati, non trovando convergenza su un unico profilo.
Caos comparto agricolo
Per quanto riguarda le votazioni relativa al comparto agricolo, singolare la posizione “anti-Giuliano” di Congafricoltura, mentre Coldiretti ha optato per l’astensione. Sebbene sia stato approvato il bilancio e sia stata rimandata a data da destinarsi l’assemblea (tecnicamente ed ipoteticamente il presidente Giuliano potrebbe riconvocarla anche tra un anno, incassato l’okay al bilancio) non è stata trascurabile la mobilitazione per un ente che, partendo da un tesoretto di circa 5 milioni di euro (si stima che il 50% sia stato già speso), si trova nei prossimi due anni a gestire qualche milione.
La partita cerignolana ha calamitato l’attenzione di Damiano Gelsomino di Camera di Commercio, presente in loco durante la fase delle votazioni. Sembrava quasi fatta per il dopo Giuliano, con l’ingresso a sorpresa di Copagri a scombinare i piani del presidente uscente, ma il cavillo relativo al pagamento delle quote ha di fatto rimescolato le carte in tavola aprendo in concreto un regime di proroga dall’incerta durata.
Voti
La fase di votazione ha fatto registrare più di qualche tumulto anche tra i sindaci, con la posizione ondivaga di Massimo Colia, primo cittadino di Stornarella, la cui posizione – prima l’annunciata astensione, poi il ritorno in “quota” Giuliano – ha inasprito gli animi fino alla sospensione della seduta. Il bilancio è passato all’unanimità, mentre l’elezione dei consiglieri delle cinque categorie ha messo a dura prova gli equilibri interni con rovesciamenti di fronte pressoché costanti. Al di là delle scaramucce tra i protagonisti, il GAL Tavoliere sembra essere diventato terra di conquista su scala provinciale, con alleanze extraterritoriali e spesso trasversali richiamate da tutti i soggetti coinvolti nella “disputa”. Di certo, il caos GAL continuerà a mietere vittime e a trascinarsi in polemiche.
Michele Cirulli
Ancora una volta la Camera di Commercio invece di rappresentare la sintesi delle associazioni di categoria, le divide. Gelsomino ignora la disponibilità manifestata dal Presidente di Confesercenti di indicare nel CdA del Gal Tavoliere un componente del consiglio camerale e grande imprenditore del settore della distribuzione organizzata che gestisce numerosi supermercati con 250 dipendenti, oltre ad essere vice presidente operativo di un gruppo d’acquisto nazionale con sede a Milano e che ha sede legale della sua azienda a Cerignola, Comune capofila del predetto Ge che avrebbe potuto dare un grande contributo al territorio per la collocazione dei prodotti agroalimentari sul… Leggi il resto »