Maxi piantagione di cannabis a Cerignola: 2 arresti
È la terza piantagione di cannabis scoperta in poco più di due settimane dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola, quella individuata in contrada Moschella a Cerignola. Due cerignolani, M.P.,57enne, e P.F., 21enne, già noti alle forze dell’ordine, sono stati sorpresi mentre erano intenti a compiere operazioni di coltura della piante di marijuana e sono stati arrestati in flagranza di reato.
È successo alcuni giorni fa, quando i Carabinieri della Stazione di Cerignola e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Puglia”, perlustrando le vaste aree rurali della città ofantina, hanno individuato una piantagione di cannabis coltivata illecitamente su un’area demaniale, sita in Contrada Moschella, munita di sistema di irrigazione con motore che consentiva di attingere acqua dal fiume Ofanto. La piantagione, nascosta in un canneto e presidiata da “foto-trappole”, era costituita da 131 piante di marijuana di tre specie diverse: “sativa”, “indica” e “afghana”, di altezza variabile tra gli 80 e i 250 centimetri.
Dopo ore di appostamento, i militari hanno sorpreso i due uomini che si sono recati sul posto per le attività di coltivazione. In particolare, il 21enne è stato notato mentre spargeva concime con una pompa che aveva sulle spalle; l’altro, con in mano una bottiglia contenente benzina, si stava dirigendo verso il motore preposto per il tiraggio di acqua dal fiume. Quando i Carabinieri hanno fatto irruzione nella piantagione, i due hanno tentato invano di fuggire. Il 57enne, per sottrarsi al controllo, ha scagliato la bottiglia contenente benzina contro il volto di uno dei Carabinieri intervenuto, che è riuscito a parare il colpo e ad immobilizzare l’uomo. I due, condotti negli uffici della locale Compagnia Carabinieri, sono stati arrestati per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
Dopo le formalità di rito, come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono stati associati al carcere del capoluogo dauno. Convalidato l’arresto, il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari. Il 57enne dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.
I Carabinieri hanno estirpato le piante, per un peso complessivo di 60 kg, e le hanno sottoposte a sequestro. Da queste si sarebbero potute ricavare orientativamente oltre 6900 dosi, come accertato dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Foggia.