Rifiuti ospedalieri e maschere antigas:carotaggio nelle campagne
Ci sono anche scarti ospedalieri nella cava di Ordona, il fossato da cui è partita l’inchiesta Black Land che ha svelato i rapporti tra Campania e Capitanata nella tratta illegale di rifiuti. Ieri mattina i carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, muniti di maschere antigas, hanno iniziato gli scavi trovando già i primi riscontri in quella cava che contiene scarti di ogni tipo per una quantità superiore a 5 campi di calcio. Il carotaggio però è stato subito sospeso a causa del cattivo tempo e con ogni probabilità riprenderà ad inizio della prossima settimana. La cava si trova a poche centinaia di metri dal sito archeologico Herdonia ed è un autentico cassonetto gigante contenente rifiuti pericolosi e non: che ve ne siano di tossici, però, è ancora presto da dire. Sul posto sono giunti anche gli uomini del Noe di Bari e dai primi rilievi di carotaggio sono confermati sia i grossi quantitativi di immondizia sepolta nelle campagne, che la pericolosità inquinante degli scarti abbandonati. Ordona, però, è semplicemente il punto nevralgico di un sistema criminale, secondo gli inquirenti, che si articola in diverse mete della Capitanata, da Cerignola ad Ascoli, passando per Apricena e Stornara finendo a Orta Nova o Trani.
Al momento, stando ai primi accertamenti, sembrerebbe che nell’ultimo anno le campagne del territorio siano state “”visitate”” da almeno otto tir carichi al giorno. Si stimano oltre 500mila tonnellate di monnezza sepolte nella terra.
Rossella MuroniFrancesco Tarantini
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