Il Coronavirus torna a circolare: così si corre ai ripari
Il Coronavirus torna a circolare in Puglia, in provincia di Foggia e anche a Cerignola e per questo si corre ai ripari. Ieri il bollettino epidemiologico ha fatto contare un’altra giornata difficile in termini di nuovi casi confermati: 10 nuovi positivi, e la curva inizia a salire dopo un periodo di calma piatta.
La Prefettura di Foggia ha inviato a tutte le amministrazioni comunali della provincia un memorandum con le indicazioni da osservare le pubbliche manifestazioni: una lettera che suona più come ultimo avviso per commercianti e per chi non rispetta le regole antiassembramento.
Nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo tra Prefettura e Regione Puglia grazi al quale si ottiene “il coinvolgimento delle Forze dell’ordine e la Polizia locale nelle indagini epidemiologiche necessarie a circoscrivere le eventuali catene di contagi da Covid-19”.
Il virus circola e con l’esodo verso sud, dettato soprattutto dal turismo, il rischio s’impenna: “Ritorno del virus? Non se ne è mai andato. Ma c’è anche il fatto che la circolazione nel mondo è elevata. Siamo in piena pandemia. Ed è normale che, se il virus circola, prima o poi arriva, non si ferma alla frontiera, né quella nazionale né quella regionale. La questione è mantenere alta l’attenzione e la capacità di contenere i focolai”, ha detto a La Nazione l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco.
“Noi abbiamo avuto in Italia un’ondata che si è spenta. Ma adesso la circolazione è molto attiva, non soltanto in Paesi lontani, ma anche quelli vicini. L’arrivo di casi non è improbabile”. Anzi, è vero il contrario visto che “in Puglia ad esempio – spiega Lopalco – la circolazione del virus si era spenta, poi piano piano, abbiamo visto un rifiorire di casi, importati oppure che hanno riguardato pugliesi che si sono infettati fuori, sono tornati e hanno creato dei cluster una volta rientrati. Tutti i focolai che stiamo registrando arrivano da fuori”, conclude.
La colpa è sempre degli altri, immigrati, stranieri ecc. perché non ammettiamo di aver permesso alle discoteche, a ritrovi di giovani, feste di compleanno, lauree , rigorosamente affollate e senza mascherine. Ridicolo,riduttivo è cercare negli altri le colpe. Dovete sottoporre al test, tampone o sierologici la popolazione per separare i positivi, gli asintomatici dai negativi, altrimenti avremo ondate e recrudescenze periodiche, e i virologi vivranno di rendita.