Discarica piena da 2 a 4 mesi. Poi saremo la nuova Napoli?
Ritardi di pagamento alla SIA e i lavoratori si recano a Palazzo di Città per protestare. Non è andato a buon fine l’incontro con le istituzioni, perchè i circa 30 dipendenti della srl che gestisce l’impianto Forcone Cafiero sono andati via distruggendo letteralmente la porta di ingresso della sala giunta.
Alla base delle recriminazioni c’è la mancata corresponsione dello stipendio relativo al mese di aprile. La situazione, successivamente portata alla normalità , potrebbe concludersi nella mattinata di oggi poichè stando alle ultime indiscrezioni le mensilità potrebbero essere liberate già nelle prime ore del giorno.
La situazione, però, dalle parti della discarica Forcone Cafiero continua a rimanere incandescente visto che ammontano a 8.5 milioni i crediti che SIA aspetta di ricevere dai trenta comuni che sversano rifiuti nell’impianto. Il carico debitorio più consistente è quello del comune di Cerignola, che tocca e supera i 4 milioni di euro. La tensione, soprattutto tra i lavoratori, è alta.
“”Non capisco perchè ci siano state queste rimostranze così feroci- dichiara a L’attacco Francesco Vasciaveo di SIA- anche perchè i dipendenti non sono venuti nemmeno a parlare con me, ma si sono recati direttamente a palazzo di città . C’è chi parla di 30, 40 o 50 persone. La responsabilità di quello che è stato fatto lì, però, è personale e non riguarda in alcun modo l’azienda che rappresento. Detto questo, però, la situazione continua ad essere precaria””. L’amministratore unico di SIA sembra essere abbandonato al proprio destino: “”Quali rassicurazioni ho avuto dal sindaco? Non lo so, è in campagna elettorale, non l’ho sentito e nemmeno mi ha chiamato””. La SIA adesso attende le autorizzazioni regionali per continuare ad immagazzinare i rifiuti all’interno della struttura con la tecnica del sopralzo. Ma anche in quel caso il sollievo potrebbe essere questione di pochi mesi. Già oggi, difatti, si opera in regime di sopralzo e nonostante ciò Vasciaveo ha annunciato l’esaurimento della discarica nel giro di un paio di mesi. Qualora arrivasse l’okay della Regione l’agonia sarebbe allungata fino a dopo l’estate.
“”Se la Regione ci darà il permesso, potremo scaricare massimo fino ad ottobre, poi sarà tutto esaurito e dovremmo comunque trovare una nuova collocazione come fanno nel nord barese, da Trani a Barletta, che si recano a Taranto. Questo, chiaramente, comporterà un aumento dei costi””, aggiunge Vasciaveo.
Nonostante il prossimo sindaco di Cerignola si ritroverà a dover gestire una patata bollente, con una probabile riproposizione di Napoli 2 con rifiuti per strada, il tema non è ancora entrato a far parte della campagna elettorale in corso. Sul tema, infatti, i sette candidati non si sono ancora espressi ufficialmente e nè si conoscono le loro iniziative in merito rispetto all’imminente esaurimento spazio a Forcone Cafiero.