Cerignola torna in zona rossa: sono 53 i positivi al Coronavirus
Cerignola ritorna in Zona Rossa come già successo l’11 aprile scorso, in pieno lockdown, quando nella città di Di Vittorio il contagio ha superato le 50 unità. Diversi i focolai nel centro ofantino e dal 28 luglio la diffusione del virus ha marciato a velocità sostenuta. La maggior parte dei casi, riferiscono fonti interne alla Asl, sono asintomatici o lievemente sintomatici, ma la rapidità di trasmissione del CoVid accende un campanello d’allarme. La commissione prefettizia ha imposto l’utilizzo delle mascherine, anche all’aria aperta, nelle zone maggiormente frequentate e nei luoghi di movida.
Da feste di compleanno a operatori sanitari dell’ospedale Tatarella, dalle parrocchie ai rientri dalle vacanze, il Coronavirus torna a scuotere la città. Resta però lampante l’inosservanza delle regole di contenimento e delle misure di distanziamento sociale, ormai diventate chimera. Nonostante tutto, di pari passo, si conserva la pratica della “caccia all’untore”.
Cosa significa zona rossa
La zona rossa, così come definita dalla Regione Puglia, indica l’aumento del numero di casi “attualmente positivi” che, all’interno del territorio regionale, superano quota 51. Con ordinanza dei giorni scorsi, la commissione prefettizia di Cerignola ha disposto l’obbligo di usare le mascherine anche all’aperto, in particolar modo nelle zone ad alta affluenza come mercati, zone di movida e zona pedonale. La Regione Puglia, sulla stessa scia, ha imposto l’uso della mascherina nelle medesime aree, comprese le discoteche, oltre all’obbligo di monitoraggio nel caso in cui si faccia ritorno dalle cosiddette nazioni a rischio come Grecia, Malta e Spagna.
e i controlli e sanzioni a tappeto dove caxxo sono???????
esiste da centinaia di anni una regola aurea…” se vuoi che un indisciplinato/a, deficente rispetti le regole per il bene della collettività lo devi ” toccare nella tasca”… chiaro il concetto????