A Natale 10 giorni in zona rossa e 4 in zona arancione: ecco quando
Evitare l’impennata, stringere i denti e attuare nuovamente misure restrittive importanti. “Il metodo a zone ha funzionato, abbiamo evitato il lockdown generalizzato. Nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero rientrare nell’area gialla. La situazione però rimane difficile e in tutta Europa. E tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un’impennata”. Così il premier Giuseppe Conte annuncia le misure restrittive in previsione delle festività natalizie.
Ecco come saranno. Un lockdown a intermittenza tra dieci giorni ‘rossi’, solo quelli i festivi e prefestivi (il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021) e quattro giorni ‘arancione’ (28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021).
“Abbiamo dovuto rafforzare le misure, è stata una decisione sofferta – assicura – Ragioniamo per una zona rossa nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a due persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo – riassume Conte da Palazzo Chigi – Nei giorni rossi saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti e resteranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri”, spiega Conte. Nei giorni natalizi da zona rossa sarà consentito fare “attività motoria nei pressi della propria abitazione e sportiva all’aperto in forma individuale”.
“L’intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21”, continua il premier. Il coprifuoco resta alle 22.