Vaccini in Puglia, il richiamo dopo 12 settimane?
A lanciare l’idea è l’assessore alla sanità Lopalco: dato che i vaccini sono pochi, allora bisogna ottimizzare quelli che ci sono, in modo da tenere al sicuro il maggior numero di persone.
“E poiché per ricevere più vaccini da chi li produce ci vorrà tempo”, è il ragionamento di Lopalco, “non ci resta che usare meglio quelli che abbiamo (o avremo il prossimo mese) nei nostri frigoriferi”. E come fare? A parità di dosi ricevute, “potremo vaccinare più persone” studiando due modi: “Abolire le assurde distinzioni fra i vari vaccini. Sono tutti buoni, possono tutti essere usati per tutte le categorie e tutte le età. La restrizione del vaccino AstraZeneca assurdamente imposta da AIFA, nonostante EMA lo abbia autorizzato per tutti al di sopra dei 18 anni di età, sta producendo un rallentamento inaudito”, spiega l’epidemiologo prestato alla politica.
In seconda istanza, “Spostiamo il richiamo, per tutti i vaccini, a 12 settimane. Una dose di vaccino conferisce una buona protezione dalla malattia grave. Meglio avere due persone protette subito al 65% che una persona protetta fra un mese al 90%. Sono due mosse a costo zero. Anzi no, a costo di un briciolo di coraggio da parte di chi deve prendere questa decisione”, conclude Lopalco.
considerato che la coppia Emiliano – Lopalco hanno gia provveduto al richiamo nei tempi stabiliti, cambiare in corso d’opera mi sembra una bella schifezza. Potevi dirlo prima cosi avevamo 2 dosi in più