lunedì, Dicembre 23, 2024
Cronaca

Margherita di Savoia: aperta un’inchiesta per il 24enne trovato morto dopo aver gettato la spazzatura

Marchiodoc - Vincenzo Lovecchio
Marchiodoc – Vincenzo Lovecchio

La signora Yu non si dà pace. È la madre di Vincenzo Lovecchio, il 24enne di Margherita di Savoia trovato senza vita nel cortile della sua abitazione il 3 febbraio scorso. Era uscito di casa per andare a gettare la spazzatura ma evidentemente quella sera, intorno alle 20, è successo qualcos’altro. Per scoprirlo, proseguono le indagini coordinate dalla Procura di Foggia, che ha aperto un’inchiesta.

Intanto, però, a distanza di un mese, sono ancora molti i dettagli che rendono particolarmente complicata la vicenda. A cominciare dai vestiti che Vincenzo indossava quando è entrato nel pronto soccorso dell’ospedale Dimiccoli di Barletta e che adesso non si trovano più. Recuperare gli indumenti e soprattutto verificare le loro condizioni avrebbe sicuramente rappresentato uno strumento utile per ricostruire la dinamica dei fatti. E invece non c’è traccia degli abiti.

Restano poi da chiarire le cause delle lesioni riscontrate dai sanitari sul corpo di Vincenzo. La sua, potrebbe non essere stata una morte per cause naturali. “Dall’autopsia – afferma la madre del ragazzo – risulterebbero una frattura alla caviglia destra, una al braccio sinistro e poi fratture alle costole. Non ci sarebbero altri segni, nemmeno al capo”. E proprio questo porterebbe a scartare la pista di una caduta volontaria dall’alto.

Ipotesi subito esclusa dalla famiglia che non si arrende e chiede di conoscere la verità. “Il quadro complessivo – aggiunge Yu – fa pensare che qualcuno possa aver investito, forse accidentalmente, mio figlio. Ecco perché è importante che chiunque abbia visto qualcosa quella sera ci aiuti. Ogni informazione è preziosa”.

Appello rilanciato sui social anche dalla sorella di Vincenzo, Mary: “Non posso accettare che mio fratello sia ricordato solo come il ragazzo con la sindrome di Asperger. Quella sera hanno portato via un pezzo del mio cuore. Io l’ho visto morire sotto i miei occhi e non ho potuto fare niente per salvarlo. Purtroppo non potrò riaverlo indietro, ma spero almeno che si faccia chiarezza”.

“Il ragazzo – spiega il legale della sua famiglia, Matteo Perchinunno – era affetto dalla sindrome di Asperger, ma era un giovane sereno e  tranquillo”. Quella sera Vincenzo è stato ritrovato supino con il volto rivolto verso l’alto e le braccia e le gambe allargate. “Non presentava alcun segno, alcun livido o fuoriuscite di sangue – sottolinea l’avvocato – ma il cappellino e le ciabatte indossate dal giovane sono state ritrovate poco lontano dal suo corpo, come se qualcuno le abbia sistemate in un secondo momento”. 

“Ma il tutto è ancora in fase di accertamento – come riferito a repubblica.it – e al momento sono tre le ipotesi sulle cause del decesso: la prima che Vincenzo si sia tolto la vita lanciandosi da una finestra obliqua rispetto al ritrovamento del corpo; oppure che si sia lanciato dal terrazzo posto ad una altezza di 18 metri: il corpo, però, era integro e quest’ultimo elemento – osserva il legale – è incompatibile con una caduta da un’altezza così grande. Infine vi è la terza ed ultima ipotesi, che Vincenzo sia stato investito da un’auto o una moto il cui conducente sarebbe poi scappato via”.

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