E’ già toto-sindaco a Cerignola: chi potrebbe provarci alle amministrative 2021
Nonostante le elezioni potranno svolgersi solo ad ottobre, c’è fermento nei palazzi della politica cerignolana per l’individuazione dei candidati alla carica di sindaco da parte di partiti e movimenti cittadini. Tante le variabili, ad iniziare dai numeri della pandemia che già hanno fatto slittare la sessione di votazione primaverile in una finestra compresa tra il 15 settembre ed il 15 ottobre. Il cammino è lungo, ma i contatti si fanno serrati ed emergono le prime indiscrezioni. Il centrodestra potrebbe virare su Antonio Giannatempo, già sindaco di Cerignola per due mandati e candidato nel 2019 alle elezioni regionali: il ginecologo, ormai in pensione e primo dei non eletti a Bari, resta però alla finestra in attesa che il 2023 – con le elezioni politiche- sblocchi eventuali caselle in Regione Puglia. Su Giannatempo potrebbero convergere tutti gli schieramenti di centrodestra, da Fratelli d’Italia (partito di appartenenza) a Forza Italia (sponda Antonio Grillo), fino alla Lega di Vincenzo Specchio e all’UDC della neosegretaria Zoraide Lasalvia.
In casa del centrodestra si resta in attesa di conoscere anche le decisioni degli ex consiglieri Paolo Vitullo e Natale Curiello, vicini a Franco Metta, il quale ha fatto sapere che sarà della partita ma attende il giudizio sull’incandidabilità, prevista per maggio, dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale. Tra un mese, dunque, vi sarà il secondo grado di giudizio in Corte d’Appello (in primo grado il Tribunale di Foggia ha accolto le sue tesi difensive) e nel caso ricorso in Cassazione. Una trafila che permetterà la candidatura ma che lascia aperte diverse questioni politiche, compresa la possibilità di un eventuale governo che possa mantenersi in carica al termine dell’iter giudiziario.
Altrettanto complicata la situazione nel centrosinistra, dove la scissione del PD produrrà con ogni probabilità due candidature: quella dell’ex magistrato Francesco Bonito, ritenuta la soluzione più autorevole dopo lo scioglimento per mafia dell’amministrazione; e quella di Tommaso Sgarro, già candidato nel 2015 e che proprio con Metta aveva perso al ballottaggio, il quale ha avviato un progetto civico con l’ambizione di raccogliere parte dell’elettorato del Partito Democratico. Il Movimento Cinque Stelle osserva con attenzioni gli sviluppi della guerra intestina ai dem per scegliere il proprio posizionamento, anche perché è ormai scontata l’adesione ad un progetto di centrosinistra piuttosto che abbracciare la causa del centrodestra.
Anche l’avvocato Francesco Disanto ha già fatto sapere di esserci con due liste, proprio come nel 2015, quando tentò senza fortuna l’impresa in solitaria. Al momento sono queste le candidature più quotate, anche se centrodestra e centrosinistra potrebbero studiare possibili piani B pescando dalla società civile o proponendo nomi di “rottura”: anche in questo senso non mancano i contatti e la ricerca del profilo migliore è la strada più battuta.
Michele Cirulli
Io voterò sicuramente Di Santo.
Ci vuole un nome di ‘rottura’ per far risorgere Cergnola dalle ceneri e il piccolo Di Vittorio mi sembra la scelta giusta per il futuro che arriverà
Il piccolo Di Vittoruahahahahahhaha!!!
Di Santo chi???? E bene DiSanto prenderà 2 voti : il tuo+ il suo!!,
A quel fallito politicamente alle manifestazioni per i commercianti non l ho visto lui che si fa chiamare il piccolo divittorio si defila sempre quando bisogna Dare una mano agli ultimi sa solo parlare di lockdown oltre a non valere nemmeno 100 voti è pure un covidiota
Codardi, vili e vigliacchi. Sapete soltanto sparlare con falsi nick name contro il grande avvocato Francesco Disanto. Lavatevi la bocca prima di scrivere e nominare il suo illustre nome. Una persona capace, coraggiosa ed onesta come lui Cerignola non l’ha mai conosciuta.
Politicamente è un fallito non è mai stato eletto nonostante si sia candidato molte volte poi dice che è molto attento agli ultimi mi chiedo dov era alla manifestazione di lunedì?! Te lo dico io a invocare chiusure su Facebook
Ti do ragione…. Il piccolo divittorio è una persona di spessore e un politico di alto livello… Altro che draghi meriterebbe il posto da presidente del consiglio
Non capisco il ragionamento su Giannatempo. Cosa significa eventualmente aspetta le politiche del 2023 in attesa che si libera una casella? Traducendo: non mi conviene candidarmi a sindaco con un compenso da sindaco retribuito( 2000 euro circa) ma mi conviene aspettare che qualche consigliere di fdi alla regione Puglia venga eletto in parlamento così io come primo dei non eletti prendo il posto in regione e mi prendo 15 mila euro al mese più tutti i benefit da consigliare regionale!!!! Tutto nell’interesse dei cittadini cerignolani e pugliesi!! Questi sono i politici che votiamo e dunque questo ci meritiamo! Ci sarebbe… Leggi il resto »
a differenza dei politici che tu appoggi GIANNATEMPO non tende ad occupare tutte le POLTRONE.
la sua partita ce l’ha già ed è in regione
ALTRI invece avevano PROMESSO di candidarsi una sola volta a SINDACO oppure ALTRI ancora si sono candidati a CAMERA SENATO EUROPA REGIONE.
QUESTI, CARO CITTADINO, SONO I POLITICI CHE PIACCIONO A TE.
Politici che tu appoggi ? Io vivo ormai da tanti anni da cerignola , non ho politici da appoggiare e da cui ricevere favoritismi! Mi sono limitato a commentare l’articolo scritto dal redattore su Giannatempo . La sua incertezza su quale poltrona fosse più conveniente per lui! Quello dice l’articolo e su quello ho commentato. Questo modo di fare politica a me fa schifo non so a te. Semmai la tua difesa nei suoi confronti lascia pensare e dubitare …..
Se questa è l’aria che tira e non mi meraviglio,meglio astenersi e andarsene al mare appena sarà possibile.
La politica è sporca ma a Cerignola ancora di più.
Vedere proporre le solite figure a distanza di decenni , senza nessuna alternativa mi sembra surreale.