NdP | Cerignola capoluogo di Provincia
Le prossime elezioni amministrative saranno fondamentali per Cerignola e per la Capitanata, perché da esse dipenderanno gli assetti dell’intera provincia che, con ogni probabilità, rimarrà orfana del suo capoluogo: Foggia. Il comune dauno, infatti, potrebbe ritrovarsi sciolto per infiltrazioni mafiose, ed entro settembre la commissione d’accesso agli atti è chiamata a decidere sulle sorti della città. Se – come si presume- al capoluogo toccheranno i 18/24 mesi di Purgatorio come capitato negli enti soffocati dalla stretta mafiosa, Cerignola (e Manfredonia) potranno giocare un ruolo di primo piano negli assetti politici ed economici della Capitanata del futuro, partendo proprio dalla Presidenza della Provincia di Foggia.
Il mandato di Nicola Gatta a Palazzo Dogana, che vale quattro anni, è iniziato nel 2018 e con il sistema dei voti ponderati, dove il valore del voto dei comuni più grandi pesa di più rispetto ai piccoli comuni, potrebbe riportare Cerignola ad una centralità ormai persa da almeno dieci anni. Sarà necessario uno scatto d’orgoglio, perfino un consiglio comunale che sappia fare squadra sfruttando il momentaneo ko politico del capoluogo di Provincia. Certo, la litigiosità dei partiti mostrata in questa prima fase non depone certo a favore della coesione “campanilistica”, ma è anche vero che all’esame del voto, nell’autunno prossimo, tanti rumorosi candidati della politica locale saranno spazzati via dopo la sbronza della campagna elettorale.
Caro Michele cirulli se davvero eri un giornalista serio dovevi invitare la gente a votare disanto l unica alternativa all oblio per questa città
Signor Disantino in sostanza stai scrivendo che Cirulli DEVE fare campagna elettorale per Disanto o sbaglio?
No..perché se ho inteso bene credo tu sia passibile di querela.
Regolati.
Come si permette di darmi del tu?! La denuncio io per violenza privata e diffamazione maleducato
Fallo! Ma non devi solo scriverlo, lo devi fare!
Attendo fiducioso.
Mi dia del lei vigliacco
L’articolo fornisce uno spunto molto interessante e getta l’occhio ad un possibile scenario.
Purtroppo nella parte in cui auspica la coesione dei partiti sfocia nella ” fantascienza” come l’autore dell’articolo sa bene.
Resta la validità dello scenario in uno al teatrino che si sta consumando in questi giorni e che diventerà ancor di più il ballo dei pupi di antica memoria.
Ad malora