Fra Francesco Dileo ricorda Raffaella Carrà durante l’omelia: “Tutti si sentivano compresi da lei”
L’ultimo saluto a Raffaella Carrà, regina della televisione italiana, deceduta il 5 luglio all’età di 78 anni, è avvenuto questa mattina a Roma nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli e l’omelia è stata celebrata dai frati cappuccini di San Giovanni Rotondo, a cui Raffaella Carrà e anche il suo ex compagno Sergio Japino, devoti a Padre Pio, erano molto legati. Toccante il ricordo del frate cerignolano Francesco Dileo: “Una donna straordinaria che ha saputo conquistare il cuore di milioni di persone. Certamente molto altro rispetto ai lustrini, paillettes. È stata molto di più di quello che si è visto e sentito di lei”. “Sergio (Japino, ndr) ha sottolineato la sua umanità. L’umanità è quanto fa la differenza in questo mondo -ha aggiunto il frate- Ciò che tocca il cuore dell’uomo è la capacità di arrivare a chi ci sta di fronte, di toccare il cuore dell’altro”. L’umanità “è ciò che rende le nostre esistenze su questa terra più belle e più ricche”, ha aggiunto. “E’ la barca su cui sceglie di salire il figlio di Dio nella sua incarnazione”. “Raffaella, vai in pace e goditi il meritato riposo nella festa del cielo“.
“Credo ci lasci questo insegnamento, questo esempio”, ha aggiunto il cappuccino, “la consapevolezza che con il suo talento artistico poteva dare molto ad ogni persona, e che ogni persona è preziosa e meritevole di attenzione e di rispetto umano”. Qualcuno in questi giorni “ha sottolineato il suo atteggiamento inclusivo -ha sottolineato- Tutti coloro che entravano in contatto con lei si sentivano compresi e accettati, mai un giudizio sprezzante ma solo un sorriso accogliente che raggiungeva l’altro, solo una carezza sincera”. Il frate ha poi ricordato la devozione dell’artista a Padre Pio. “Quasi 20 anni fa, quando la Provvidenza ti portò a San Giovanni Rotondo, dicesti ‘io mi sto innamorando di Padre Pio’ -ha detto sull’altare- Oggi mi piace immaginare che sia lui a riservarti una sorpresa favorendo il ricongiungimento con i tuoi cari, in particolare con la tua mamma, e con tuo fratello che le tue preghiere non riuscirono a strappare da una prematura morte”. E ancora: “La dignità e il silenzio con cui hai voluto congedarti da noi ci conferma il sentimento di grande affetto, di stima e di gratitudine che oggi vogliamo manifestarti”.
Fra Francesco Dileo, rettore del santuario di San Pio di Pietrelcina, durante l’omelia celebrata insieme ad altri tre frati cappuccini di San Giovanni Rotondo, ha annunciato che l’urna di Raffaella Carrà, per sua espressa volontà, sarà portata nella città di San Pio- La bara di legno spoglio, ultima volontà di Raffaella, è stata posta ai piedi dell’altare, circondata dai fiori.
La stessa umanità che Raffaella ha avuto e che sicuramente qualche uomo di chiesa ha dimenticato.