Scuole per l’infanzia, Cerignola penalizzata dal Governo: esclusa dai finanziamenti
Cerignola e tante altre realtà del sud penalizzate, i fondi per l’infanzia dirottati al nord nonostante fossero riservati ai luoghi svantaggiati. L’inchiesta de Il Mattino svela il meccanismo che regola la distribuzione dei soldi per gli asili nido in tutta Italia. A Cerignola, ad esempio, il progetto non è stato accettato, a Tropea nemmeno nonostante la definizione di “centri vulnerabili” cui il bando era rivolto. A beneficiarne Parma, Milano, Torino. La gara, per un valore di 700 milioni, ha dato i primi risultati provvisori: oltre 2600 domande e 453 progetti ammessi.
Oltre Cerignola, un altro esempio di fondi dirottati in malo modo è rappresentato da Venafro, che – come comune svantaggiato- è stato scalzato da Milano. Entrambi i comuni hanno chiesto un finanziamento per scuola dell’infanzia pari a 3 milioni di euro, ma il Comune di Milano lo ha co-finanziato con ulteriori 3 milioni di euro, mentre Venafro con 3mila euro. Passaggio, questo, che ha stravolto la classifica dando a Milano priorità sul piccolo comune molisano.
Eppure, la legge che ha penalizzato Cerignola, Venafro a tanti altri comuni italiani – la 160/2019- tra le finalità prevedeva “le strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti”.