Gestione impianti rifiuti ex SIA: si affaccia un privato, proposta bocciata
Gli impianti restano ancora pubblici. La notizia arriva proprio nel momento in cui la politica è prossima a tornare a Palazzo di Città e dovrà apprestarsi a decidere le sorti del ciclo dei rifiuti. Gli impianti presenti presso contrada Forcone Cafiero sono una ricchezza in grado di incidere direttamente sulla TARI: attivare quegli impianti – chiusi con Franco Metta – significa ridurre sensibilmente le tariffe sui rifiuti e i costi in bolletta.
Per la gestione degli impianti, in data 11 giugno 2021, si era proposta la società Ladurner che aveva ipotizzato la gestione del polo impiantistico e l’ammodernamento delle tecnologie con la costruzione del VI lotto di discarica per una capacità di 20mila tonnellate annue. Il Consorzio, su input del commissario prefettizio Michele Albertini, aveva dato mandato ad un esperto di valutare la proposta della società privata. Il 18 agosto è stato incaricato l’ingegnere Armando Milano per la valutazione degli atti.
L’analisi non lasciato scampo: “Il progetto di fattibilità – si legge nella relazione tecnica – non risulta conforme al dettato del Codice dei contratti pubblici e dal contenuto della bozza di convenzione nonché dall’asseverazione del PEF e dall’analisi Eurostat 2004/2010, il riparto dei rischi grava essenzialmente sul Consorzio. Inoltre, relativamente alle quote di ingresso, in base al contenuto della Bozza di Convenzione, in una proposta di Progetto di Finanza non possono essere inclusi crediti vantati nei confronti di terzi e non dovuti dal Consorzio”. Inoltre “non è possibile verificare il possesso dei requisiti del promotore”.
La proposta, pertanto, scrive l’ing. Milano, “così come formulata dalla Ladurner non può essere accettata, e il Consorzio dovrebbe rigettare la proposta stessa”. Queste le motivazioni tecniche che hanno indotto i sindaci del Bacino (comune di Cerignola e dei Reali Siti) ad abbandonare il project financing. Il commissario prefettizio Michele Albertini ha evidenziato che “il lavoro svolto dall’ing. Milano si è rivelato particolarmente utile per il Consorzio in quanto, dato il suo approccio tecnico, ha consentito di portare all’attenzione dei componenti dell’Assemblea aspetti importanti che altrimenti non sarebbero stati considerati adeguatamente ai fini dell’approvazione del progetto di finanza”.
Per questo il Consorzio ha rigettato la proposta del privato. Gli impianti SIA restano ancora appannaggio del pubblico. Chissà per quanto.
Michele Cirulli