Giunta Bonito quasi completa, gli ultimi tasselli: le partite aperte

L’esecutivo è quasi pronto: ad una settimana dall’insediamento, il sindaco Francesco Bonito starebbe per varare la nuova giunta espressione della compagine che ha vinto le elezioni lo scorso 18 ottobre, quando al ballottaggio il magistrato ha battuto l’ex sindaco sciolto per mafia Franco Metta.

Lo schema utilizzato è quello della rappresentanza per ogni forza politica che ha sostenuto la campagna elettorale, con alcuni nomi e deleghe di diretta competenza del sindaco. Il Partito Democratico ha proposto Maria Dibisceglia, che dovrebbe puntare al vicesindaco, e Teresa Cicolella, reduce da una campagna elettorale per le regionali che l’ha vista fuori dal consiglio a causa dei ricorsi presentati dagli esclusi. La lista Con Emiliano con ogni probabilità individua Pippo Liscio con delega all’ambiente. Per la cultura sarebbe stato individuato un nome “esterno”  pescato dalla società civile ma fortemente riconoscibile nel mondo dell’associazionismo e di diretta indicazione del sindaco. Il Movimento Cinque Stelle starebbe chiudendo su un assessorato o la presidenza del consiglio da affidare a Vincenzo Sforza, mentre Senso Civico è alle battute finali ma sul nominativo c’è ancora massimo riserbo: sembra però certo che Domenico Bellapianta e Gerardo Valentino resteranno in consiglio comunale senza accettare assessorati e potrebbero rivolgersi ad una figura esterna.

L’obiettivo dichiarato del sindaco Francesco Bonito è anche quello di riunire la sinistra dopo la spaccatura della campagna elettorale, ed è per questo che a Tommaso Sgarro sarebbero state fatte due proposte: o un ruolo istituzionale o un assessorato di peso, in linea con il principio che sta tenendo insieme la coalizione e che prevede una rappresentanza per ogni forza politica (proporzionalmente al numero dei consiglieri espressi). Sarà adesso il gentiliano a dover sciogliere le riserve: se entrare ufficialmente in maggioranza o dare un semplice appoggio esterno.