Bonito – Metta: è scontro sui lavori pubblici

Appalti di Natale e incarichi all’ufficio tecnico: la bagarre politica tra Franco Metta e Francesco Bonito esplode a pochi giorni dal Natale e dal consiglio comunale del 22 dicembre prossimo. Nel mirino gli affidamenti nel Natale, che l’ex assessore Dercole vorrebbe portare in Procura per non meglio specificati motivi, e gli incarichi diretti alla società Marinaro rilanciati sui social da Franco Metta. Solo che nella società di ingegneri non figurerebbe il nome del “marito della sorella della moglie del sindaco”.

“Il marito della sorella della moglie del sindaco”. Basta questa frase per evidenziare quanto pretestuose siano le polemiche del consigliere di opposizione di Metta: nemmeno il bellissimo Natale da noi organizzato riesce a farlo riappacificare con la realtà dei fatti e, isolato anche dai suoi, diffama e disprezza ciò che i cerignolani invece approvano e sostengono. Fino ad oggi il nostro ufficio tecnico ha operato sette affidamenti diretti, tutti regolarissimi come previsto dalla legge, a sette professionisti che, guarda caso, con il consigliere impresentabile, incandidabile e sciolto per mafia non avevano mai lavorato”, rilancia Bonito.

“E così – promette- continueremo a fare attraverso la rotazione degli incarichi, perché è finito il tempo della minaccia e del dispotismo. Quanto al “marito della sorella della moglie del sindaco”, preciso che l’ing. Vincenzo Marinaro non fa parte della società in oggetto, quindi non ha ricevuto alcun incarico. Ricordo tra l’altro che anche la Commissione Prefettizia ha dato incarico alla stessa ditta, perché per il particolare lavoro svolto sono quasi assenti, in tutta la Provincia di Foggia, le società abilitate a svolgere celermente determinati tipi di lavori di verifica strutturale degli edifici attraverso l’utilizzo di specifiche attrezzature e con idonee certificazioni”.

Poi la stoccata: “Forse la colpa dei professionisti scelti in totale autonomia dal dirigente, per Metta, è l’avere il casellario giudiziale pulito o il non annoverare tra le proprie frequentazioni esponenti di spicco della malavita”, dice il sindaco.

“Quanto al genero del consigliere di opposizione Metta, artefice di un matrimonio “a metà” pur di conservare uno stipendio da assessore, e che blatera di andare in tribunale per gli eventi di Natale da noi organizzati, consiglio di prestare molta attenzione a non farsi trattenere, in Procura, e di studiare molto la legge prima di parlarne. A Cerignola è tornato anche il tempo delle contestazioni e di ciò ne siamo addirittura contenti: fino ad oggi chi protestava veniva umiliato, offeso, diffamato, avvicinato. La democrazia non ci spaventa, anzi”, conclude Bonito.