Cerignola, tamponi e vaccini a tamburo battente: “Serve ordine”
La situazione Covid a Cerignola appare confusa. Si tratta di una confusione che coinvolge anche il nuovo HUB vaccinale sito al Pala Famila. Anche le farmacie stanno vivendo momenti di disagio e come spiega il dottor Giovanni Ruocco della Farmacia del Corso, «ci sono dei problemi di consegna da parte delle aziende che sono legati al periodo festivo. Contiamo di avere nuovi tamponi entro un paio di giorni al massimo. Intanto andiamo avanti con le scorte che abbiamo». Da parte della popolazione, si registra un alto tasso di collaborazione con «file ordinate che ci permettono di gestire le cose al meglio. I tamponi vengono effettuati in tutta sicurezza». Ciò che non va è la tempistica con cui i tamponi sono richiesti: «Spesso vengono effettuati troppo presto. Il periodo d’incubazione dell’infezione va da quattro ai sette giorni. Dopodiché, la persona si ammala e può contagiare gli altri. Quindi non si è contagiosi dal primo momento in cui si entra a contatto con un positivo, ma occorre qualche giorno».
Ciò che confonde maggiormente la popolazione è però la carenza di comunicazioni riguardanti il Pala Famila, il nuovo HUB vaccinale di Cerignola. Quanti si recano il martedì mattina al Pala Famila in cerca d’informazioni trovano cancelli chiusi e mancanza di cartelli che avvisino l’utenza di orari e giorni d’apertura. La gente si dirige allora al centro vaccinale dell’ospedale Tatarella, ma a proposito del nuovo HUB, il personale del Tatarella sa poco o nulla: «Si tratta di due strutture gestite separatamente – afferma un’operatrice – La gestione del Pala Famila spetta dal Dipartimento di Prevenzione, nemmeno alla Asl cittadina saprebbero dirvi di più. Da quando hanno aperto il nuovo punto vaccinale, qui al Tatarella effettuiamo circa 150 vaccini al giorno e per ogni turno bastano un medico e un’infermiera». Per ciò che concerne le festività, l’HUB ospedaliero resterà chiuso il 31 dicembre e il primo e il 2 gennaio.
Anche al Dipartimento di Prevenzione le informazioni scarseggiano e «il martedì mattina è chiuso» è l’unica certezza che si riesce ad avere. Non potendo ottenere altro, si va via supponendo (sperando) che gli orari e i giorni di apertura del Pala Famila siano gli stessi del centro vaccinale ospedaliero. Chi vivrà, vedrà.
Giovanni Soldano
Ho da fare una domanda alla Dottoressa Nicchia. Posso? Procedo.
Quindi uno fa il tampone( pagando, é bene ricordarlo)e per sfortuna sua risulta positivo.
Ma Lei dice: non é che poi può fare la fila per le medicine.
Arriviamo alla domanda: che deve fare se ha sintomi? Deve schiattare? Glie le portate voi le medicine?
Non lo so, a titolo informativo
Scusate ma dove sta il nome di Nicchia nell’articolo?
Mi era sembrato che fosse scritto.
Forse é stato modificato l’ articolo.
Comunque la mia era ed é una domanda.
La farmacista in questione è meglio che continui a fare la farmacista, perché ne abbiamo fin troppo di virologi saccenti… L’idiozia più potente dell’anno l’ho letta poco fa: Un individuo dopo l’esito della sua positività non puó fare la fila per acquistare le medicine…♀️E del costo dei tamponi ne vogliamo parlare? Ve li fate pagare profumatamente in quanto dovevano essere effettuati gratis… Cara farmacista lei svolge un lavoro che non merita…. Ultimamente se c’è un sovraccarico di tamponi è anche perché specie da parte delle scuole per via di un positivo automaticamente gli altri alunni seppur negativi devono accertarsi di… Leggi il resto »