Giorno della Memoria, il sindaco Bonito scrive agli studenti di Cerignola
Ricorre oggi il Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto. Il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, ha inviato una lettera a tutti gli studenti delle scuole di Cerignola. Di seguito il testo.
Care ragazze e cari ragazzi,
Francesco Bonito
la Memoria è la cassaforte della conoscenza e della storia, perché custodisce in modo perpetuo nomi, volti, vissuti e fenomeni passati che con il trascorrere del tempo accrescono il loro valore e da semplice testimonianza si trasformano in coscienza collettiva. Per questo, ricordare significa in qualche modo riconoscersi.La Memoria è importante perché ci aiuta a riconoscere un pezzo di storia e ci porta a riflettere sul nostro mondo.
In ebraico Shoah significa “tempesta devastante”, la stessa che si è abbattuta su un popolo in maniera sconsiderata e con una furia cieca. Con i vostri insegnanti avrete di certo indagato le cause che hanno portato ad un massacro immane del popolo ebraico. A voi pongo una domanda: oggi, nel 2022, nell’era degli smartphone e di Tiktok, è possibile che vi siano le condizioni per tornare a quell’orrore di intolleranza e odio? Il 27 gennaio è una data che serve a ricordare le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.
Abbiamo tutti il dovere, in questa occasione, di ricordare il nostro concittadino Filippo Palieri, che in quegli anni di deportazione, guerra e morte, riuscì a salvare la vita a 300 artigiani a Rieti – città in cui lavorava come commissario di polizia- avvertendoli del pericolo che stavano per correre. Dalle sue mani passò l’elenco di tutti coloro i quali avrebbero dovuto essere deportati e, senza indugio, li avvisò personalmente sfidando le milizie tedesche. Sorpreso dai nazisti, fu catturato e condotto nel lager Oflag 83, a Wietzendorf, in Germania. Morì di stenti e torture, come la gran parte di ebrei, prigionieri militari e civili deportati in quel campo di concentramento: ironia della sorte, dopo poche ore quella trappola mortale, quel luogo di orrore e atrocità fu smantellato e liberato dalle forze Alleate.
Quella del commissario Filippo Palieri, nel 2004 insignito dal Presidente della Repubblica della medaglia al valor civile, come quella di Berardo Taddeo o Paolo Sabbetta, è solo una delle storie che intreccia la nostra città con la Storia. Perché tutti contribuiamo con le nostre azioni a rendere il mondo un posto migliore o peggiore, a seconda delle nostre inclinazioni e delle nostre aspirazioni. Ricordiamo la Shoah, ricordiamo chi si è battuto contro i nazisti e riconosciamoci sempre in ciò che è giusto.
Le leggi razziali iniziarono così, piano piano…
Divieto di accesso per gli ebrei nei negozi, nei teatri, cinema.
Poi divieto di entrare negli uffici pubblici e banche.
Poi e poi e poi…il culmine della Shoah.
Ma all’ inizio fu così.
L’ aspetto più brutto, é che, queste ‘regole’ furono socialmente accettate non solo da chi era nazista in prima persona ma anche da gran parte del popolo tedesco.
Dove vuoi arrivare?
Stai per caso facendo dei parallelismi tra le leggi raziali e le restrizioni covid?
Spero di no.
No signore.
Lo hai pensato tu signore.
per lei una persona che non accetta il siero magico, e’ autorizzata a morire di fame cos’e’?
Se non si buca non puo’ lavorare cos’e’? ma quando vi sveglierete?