Per l’Audace, nei fatti, è una doppia penalizzazione
Se l’ingiustizia sul mancato ripescaggio dell’Audace Cerignola in Serie C sembra essere una grave enormità, vuol dire che non ci si è fatti i conti con la difficoltà di allestire una rosa senza conoscere in quale categoria si andrà a militare. Quindi, un nuovo acquisto dovrebbe scegliere il Cerignola a scatola chiusa. Difficile in generale, impossibile di questi tempi.
Domani i gialloblu partiranno in ritiro con una buona fetta di “under”, ossia i giovani calciatori in forza al settore giovanile. Non nasconde preoccupazione il presidente Nicola Grieco, che pone l’accento sulla fatica di dover ridisegnare un team da zero. La mission impossible è stata affidata al nuovo direttore sportivo Elio Di Toro: “Daremo a Cerignola una squadra dignitosa, per la città e per la società. Acquisteremo i calciatori con un occhio a ciò che potrà succedere”, dice il neo ds.
La conferenza stampa di questa mattina si è aperta con la sorpresa: fuori il manager Alessandro Degli Esposti, arrivato quasi un anno fa nella piazza gialloblu; dentro, appunto, DI Toro, reduce da un’esperienza al Foggia Calcio, settore giovanile.
E sarà soprattutto sulla “cantera” che si dovrà puntare in questa stagione “strana”. Una squadra forte, certo, ma che inevitabilmente risente – speriamo il meno possibile – di quel pasticcio tra FIGC e Coni, incapaci di emettere un giudizio coerente e puntuale sulla posizione del Cerignola.
“La società non ha nulla da invidiare a quelle di Serie A o di Serie B: ho avuto tante offerte, ma del Cerignola mi ha convinto il progetto e la solidità della società”, ha detto il neo allenatore Alessandro Potenza. Si parla di calcio, finalmente. Ed è stata questa l’annotazione che, in apertura di conferenza stampa, ha lanciato il presidente Grieco.
Difficile non pensare ai ricorsi, alle denunce (Ghirelli e Gravina denunciati dal sindaco Metta), al baccano mediatico provocato dall’esclusione dalla C. Non è detta l’ultima, tra querele ed esposti alla magistratura sportiva e a quella ordinaria. La speranza è l’ultima a morire, ma nel frattempo il Cerignola si trova stritolato tra la Serie D e la Serie C, con il macigno di dover pensare ad una nuova rosa di livello senza sapere, concretamente, al 29 luglio, in quale categoria militerà.