L’arrivo di mons. Ciollaro, la Punto, l’aneddoto su Cerignola
Ieri si è ufficialmente insediato a Cerignola mons. Fabio Ciollaro. Un arrivo gioioso, con centinaia di giovani giunti in Piazza della Repubblica tra colori, cori, striscioni: si è trattata di una vera e propria accoglienza da stadio per salutare il nuovo pastore della diocesi Ascoli Satriano. Come succede per ogni nuovo subentro, anche i messaggi non detti, i simboli, hanno una loro valenza precisa.
Mons. Ciollaro è arrivato in Piazza della Repubblica a bordo di una Fiat Punto di colore celeste. E questa è una scelta significativa. Fu proprio l’automobile, nel 2016, ad essere pietra dello scandalo. Finì infatti su tutti i giornali di Italia il listino prezzi che la Curia mise in piedi per regalare un’automobile a mons. Renna, che di lì a breve avrebbe preso in mano le redini della Diocesi. Fu un vero e proprio prezzario, una sorta di tassa sui fedeli con la quale si prevedevano costi precisi per ogni parrocchia affinchè si raggiungesse una cifra per l’acquisto di una nuova vettura. Dopo il clamore per quella scelta – che tra l’altro sembrò essere una tradizione- mons. Renna decise di regalare l’automobile alla Caritas.
L’arrivo di mons. Ciollaro con una comunissima automobile – e quindi senza alcun tipo di sfarzo – vuole essere un segnale preciso di sobrietà. E che in qualche modo il destino del nuovo vescovo e quello di Cerignola fossero già vicini, è stato proprio mons. Ciollaro a svelarlo durante l’omelia: “Avevo 19 anni e dopo aver sostenuto gli esami di maturità, a settembre venni a Cerignola per stare vicino ad un amico che aveva perso la mamma. Trascorremmo insieme i giorni della Festa Patronale e alla processione a me quella sera fu dato il compito di reggere il Pastorale di mons. Mario Di Lieto, lo stesso che oggi mons. Cacucci mi ha consegnato. Come sono inimmaginabili i disegni di Dio”.
Le auguro un buon lavoro. C’è tanto bisogno di concretezza e pulizia, moooolta pulizia.