Arriva la “peste aviaria”: già abbattuti 51 uccelli a Cerignola
Un sito di Cerignola divenuto un “focolaio di malattia di Newcastle”, ossia una psedopeste aviaria in grado di uccidere varie tipologie di uccelli. Al momento sono 51 i piccioni viaggiatori abbattuti con annessa, per quanto possibile, “distruzione delle carni dei volatili macellati durante il periodo presunto di incubazione della malattia”. È questo quanto certifica l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata che ha comunicato alla Asl di Foggia e al Comune di Cerignola l’insorgenza del pericoloso ceppo.
L’azienda sanitaria locale, in accordo con l’amministrazione comunale, ha avviato tutte le procedure di profilassi del caso per proteggere le specie dal virus e che prevedono “una zona di protezione del raggio di tre chilometri attorno al focolaio al fine di impedire il diffondersi della malattia virale”. La “malattia di Newclastle” è una malattia infettiva degli uccelli domestici e selvatici e per delimitare il ceppo saranno messe in campo diverse misure, a partire dall’esecuzione, a cura del servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale ASL FG distretto di Cerignola, dell’identificazione di tutte le aziende che detengono volatili; visita periodica, a cura del servizio veterinario, delle aziende che detengono volatili, con esame clinico degli stessi, completato ove necessario, dal prelievo di campioni per esami di laboratorio; sequestro di tutti i volatili nei locali in cui sono allevati o in qualunque altro locale in cui possono essere isolati; disinfezione degli ingressi e delle uscite delle aziende; vigilanza, a cura del servizio veterinario, sui movimenti delle persone addette alla manipolazione dei volatili, delle carcasse dei volatili e delle uova, nonché dei veicoli adibiti al trasporto di volatili, di carcasse e di uova all’interno della zona; divieto di trasporto di volatili su strade pubbliche e private, fatta eccezione per il transito, attraverso la zona, sui grandi assi stradali o ferroviari; divieto di uscita dei volatili e delle uova da cova dalle aziende in cui si trovano; divieto di spostamento o spandimento, senza preventiva autorizzazione, di letame o lettiere di volatili; divieto di fiere, mercati, esposizioni di volatili o altri uccelli.
Sono questi alcuni accorgimenti che il servizio ASL ha messo in campo per contrastare la peste che sta colpendo gli uccelli che vivono nel territorio di Cerignola. Per le specie infette, inoltre, è previsto l’istantaneo abbattimento. Il tutto si rende necessario poiché la malattia è facilmente trasmissibile: le specie più sensibili sono il pollo ed il tacchino, ma oltre 250 specie sono suscettibili a contrarre il virus che molte volte si presenta come asintomatico ma può essere anche letale e portare a gravi conseguenze per la salute degli animali.
Michele Cirulli