Il PD verso la composizione della segreteria, ma…
La prossima settimana il neosegretario del Pd di Cerignola, Daniele Dalessandro, potrebbe licenziare la nuova segreteria del partito. E’ questo uno dei sussurri che filtra dalla sezione di via Mameli. Dalessandro dopo l’acclamazione unitaria dello scorso febbraio è in religioso silenzio, come lo è stata la segretaria nazionale Elly Schlein per oltre un mese prima delle “dichiarazioni parallele”, come le ha definite sul Corriere, Massimo Gramellini.
Un mutismo, quello del segretario, tra l’altro simile a quello della sua predecessora, Sabina Di Tommaso, imposto dalla difficoltà a comporre un organismo in cui le divere anime del partito chiedono spazi ampi. Come il gruppo che fa capo ai sostenitori proprio di Schlein, composto sia da pezzi storici del Pd come Matteo Valentino, sia dagli ex scissionisti di Articolo 1.
Sempre secondo i rumours, la corrente Schlein vorrebbe indicare propri rappresentanti in segreteria, mentre Dalessandro pare avrebbe chiesto una rosa di nomi per poi decidere in autonomia. Allo stesso tempo, la minoranza, chiede di discutere delle questioni più importanti che riguardano l’amministrazione comunale, mentre il segretario nel suo intervento programmatico durante il congresso ha chiesto di scindere amministrazione e partito, nonostante, consiglieri e assessori facciano parte di diritto degli organismi dirigenti.
Tutte gatte da pelare per Dalessandro, insieme a quelle interne proprio al governo della città. Come la vicenda che ha visto l’assessora alla cultura Rossella Bruno procedere d’imperio nella costituzione della consulta delle associazioni. Un dinamismo che non pare sia stato gradito al Pd, tanto che c’è chi afferma che tra la stessa assessora e la vicesindaca Maria Dibisceglia del Pd ci sia stato un vivace battibecco all’interno di Palazzo di città. Dicono.
Natale Labia – L’Edicola del Sud