Ospedale, Bonito: “Sulla salute Cerignola non dovrà dividersi”
“Oggi è stata una importante ed utile giornata di confronto sull’ospedale Tatarella, sul suo futuro e su ciò che come Amministrazione, per quanto di nostra competenza, si potrà fare con un consiglio comunale unito per soddisfare l’obiettivo, da tutti condiviso, di potenziare la struttura andando incontro alle esigenze del personale medico, tecnico ed infermieristico “.
Sono queste le parole del sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, a margine del consiglio comunale monotematico convocato per discutere della delicata situazione del nosocomio di via Murgolo. Al consiglio comunale hanno partecipato anche i consiglieri regionali Napoleone Cera, Giannicola De Leonardis e l’eurodeputato Mario Furore.
“Abbiamo deciso che- spiega il sindaco – i gruppi politici provvedano a stilare un documento da sottoporre alla direzione strategica della Asl, che si è già detta pronta alla collaborazione in questo senso. Ho chiesto che a questo documento lavorino tutte le forze politiche, in maniera trasversale, perché quello della salute è un tema che non può e non deve trovarci mai divisi. Pertanto ringrazio tutti i partiti, e tutti i loro rappresentanti, che hanno partecipato alla seduta odierna”.
Diverse le criticità emerse durante l’incontro di questa mattina: dalla sicurezza alla carenza di personale, dai reparti in affanno al futuro stesso dell’ospedale nello scacchiere del sistema sanitario regionale.
“In questi mesi abbiamo lavorato molto sul versante sicurezza istituendo un presidio di Polizia Locale che la settimana scorsa è stato rinforzato dalla presenza di un operatore della Polizia di Stato. Inoltre – prosegue Bonito – con la Asl è in stato avanzato un progetto per portare all’apertura di un punto ristoro, che incomprensibilmente manca da vent’anni, e a un servizio di guardiania dei parcheggi per auto di utenti e dipendenti. La nostra attenzione è viva ed è massima e laddove possibile abbiamo dato dimostrazione di poter intervenire con rapidità ed efficacia. Il punto focale, su cui chiederemo un impegno formale alla Regione e alla Asl, riguarda invece il personale: i nostri lavoratori denunciano da tempo turni massacranti e condizioni difficili in corsia: un intervento risolutivo e di sistema appare ormai irrinunciabile”.