Processo Monopoli verso la sentenza, i genitori: “Chi commette questi crimini dev’essere condannato”
In Corte d’Appello la famiglia Monopoli aspetterà il giudizio di secondo grado sulla morte di Donato, all’epoca dei fatti 26enne, brutalmente aggredito per futili motivi da Francesco Pio Stallone e Michele Verderosa e deceduto dopo sette lunghi mesi di agonia. Il 5 luglio, quindi, l’ultimo atto di una vicenda giudiziaria molto complessa che ha portato in primo grado a pene per complessivi 27 anni, riconoscendo l’omicidio volontario ai danni del giovane Cerignola che nel 2018 si trovava con i suoi amici in una discoteca foggiana e dopo l’aggressione è deceduto. Per Michele Verderosa i giudici hanno optato per 11.4 anni di reclusione, per Stallone 15.6: entrambi avevano scelto il rito abbreviato ottenendo così lo sconto di un terzo della pena.
“Tra pochi giorni saremo lì in quell’aula a parlare di te amore, a chiedere giustizia. Ad avere fiducia nei giudici e nella giustizia… noi saremo lì nel nostro dolore più immenso”, dicono i familiari di Monopoli.
“Speriamo che sarà l’ultimo capitolo della tua storia, una storia che mai avremmo pensato potesse finire così. Sia chiaro, nessuna condanna potrà portare indietro te e i tuoi sorrisi e nessun processo potrà farci mettere il cuore in pace ma ci auguriamo solo di non averti deluso. Non eravamo pronti a tutto questo e nessun genitore può mai immaginare una cosa del genere ma nel nostro piccolo, ti abbiamo difeso con le unghie e con i denti. Mercoledì scriveremo il capitolo finale, non sarà come nei libri che la verità alla fine trionfa e questa sarà l’aggravante della nostra condanna”, dicono i genitori di Donato sulla pagina Facebook “Giustizia per Donato”.
“Ma chi commette questi crimini deve essere condannato, perché non si può morire a 26 anni per futili motivi”.
Una pena che se dovesse essere confermata ritengo ridicola.
27 anni a testa dovevano prendere.
il rito abbreviato non ha senso dopo così tanti anni.
Bisogna porre rimedio con una legge che escluda la possibilità di ricorrere ai riti premiali quando trascorrono così tanti anni dai fatti e sopratutto quando avvengono omicidi per futili motivi come in questo caso.
I fratelli Bianchi hanno preso l’ergastolo caxxo!!!!!