Presunta truffa del fotovoltaico, sequestri per 10 milioni ai Grieco

Sarebbero coinvolti anche i fratelli Grieco, titolari del marchio Proshop e dell’Audace Cerignola, nella presunta maxi truffa che da oggi fa segnare 64 indagati per presunte truffe legate agli incentivi energetici per impianti fotovoltaici. Ai Grieco sarebbero stati sequestrati beni per quasi 10 milioni di euro. Lo riporta FoggiaCittàAperta.

L’inchiesta è partita nel 2020 a carico dell’imprenditore Pietro Ninivaggi che avrebbe messo in piedi, secondo l’accusa, una rete di società fittizie sfruttando la normativa regionale della Regione Basilicata che permette di ottenere incentivi con la presentazione di una semplice attestazione di inizio attività. Per la Procura si sarebbe trattato di false attestazioni riferite a mega impianti che in realtà avrebbero dovuto soggiacere ad un iter molto più lungo. Secondo Il Fatto Quotidiano nell’inchiesta sarebbe coinvolto anche un uomo d’affari russo, Igor Akhmerov, coinvolto già in passato in inchieste simili ma risultato poi nullatenente e poi fu assolto.

Tra gli indagati vi sarebbero anche i fratelli Grieco, ai quali- come riporta FoggiaCittàAperta, sarebbero stati sequestrati 5.4 milioni di euro tra quote societarie, veicoli e finanze; inoltre ulteriori 2 milioni di euro per un’altra società ritenuta fittizia e ancora 2.4 milioni di beni. Sequestrate anche quote della società Audace Cerignola e della holding di famiglia.