lunedì, Novembre 25, 2024
Politica

A Lasalvia anche la delega al Patrimonio: per altri due assessori vale il “Modello Savino”


L’assessore Michele Lasalvia gestirà anche il patrimonio. Ad un anno dal rimpasto di deleghe iniziano a vedersi i primi risultati che hanno il sapore di una beffa in quanto, a fronte di una mobilitazione immane da parte di movimenti e partiti, il risultato è stato pressoché modesto. Perché se da una parte a Lalsalvia – rappresentato in consiglio da Romano, Mansi e Giurato – viene assegnato il patrimonio, dall’altra pare che si continuerà a gestire le altre deleghe in chiaroscuro utilizzando il “Modello Savino”.

Con decreto firmato in queste ore, il sindaco Bonito aggiunge alle mansioni del civico Lasalvia anche il Patrimonio, delega fino a questo momento gestita in prima persona dal primo cittadino. Quindi la nuova responsabilità si aggiungerà a Sviluppo e rigenerazione urbana, Lavori pubblici, Manutenzione, Ambiente e Verde, Ciclo dei rifiuti, transizione ecologica, vigilanza ambientale, rischio industriale, decoro urbano e pulizia della città, educazione ambientale, tutela e difesa e degli animali.

In mano al sindaco, prima del rimpasto, non vi era soltanto la delega al Patrimonio, ma anche quella all’Urbanistica, al Personale, all’Edilizia Privata, che i partiti hanno voluto dividersi. Il PD, per ottenere Urbanistica o Edilizia Privata, aveva messo perfino sul piatto la testa del presidente del consiglio Sabina Ditommaso, in un tira e molla rivelatosi infausto ma che prosegue sottotraccia. Dalessandro e Giordano, infatti, vorrebbero liberarsi della Ditommaso per gestire, ancora di più, in autonomia il partito e l’amministrazione.

Fatto sta per che il momento la presidente del consiglio si è (auto)blindata e l’assalto è fallito. Tanto che per il PD e per i civici non è restato far altro che la spartizione delle deleghe sul tavolo. Pertanto ai democratici andrà l’edilizia privata, mentre ai movimenti l’urbanistica. Con un “però”.

Il “modello Savino” avanza. Così come il figlio del sindaco partecipa sottotraccia a riunioni politiche a tecniche, così anche i nuovi due assessori all’edilizia privata all’urbanistica – in via di definizione- pare vogliano scegliere di gestire le proprie deleghe…senza delega ufficiale.

 Una procedura – il Modello Savino- che inizia a diventare grottesca. Anche perché riguarderebbe anche altre figure – di cui parleremo avanti- che animerebbero più o meno clandestinamente Palazzo di Città.  

mc


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Modello Giuditta
1 anno fa

Aspè aspè com’era il fatto
Trasparenza onesta meritocrazia ??
Nemmeno le ossa rimarranno di questa città

Modello FORT APACHE
1 anno fa

Era migliore il modello precedente, Torricelli, San Samuele, Scarafone?

frengo
1 anno fa

le chiacchiere che diceva bollito….

Cicerone
1 anno fa

I fatt ca s fann s sann

Ciavetruttichigghionn
1 anno fa

Ciavetruttichigghionn ci sta tutto

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