venerdì, Novembre 22, 2024
Cronaca

Stupro 13enne, la vittima lasciata sola a processo: nessuna costituzione di parte civile di Comune e associazioni

Stupro 13enne, la vittima lasciata sola a processo: nessuna costituzione di parte civile di Comune e associazioni

“Non si è mai soddisfatti di una sentenza nella quale si condannano tre giovani di vent’anni per un tipo di reato quale la violenza sessuale, perché, in qualche modo, la vicenda riflette l’immagine della società in cui viviamo”. L’avvocato Matteo Perchinunno, difensore della vittima dello stupro verificatosi a Cerignola, in via Melfi, un anno fa, commenta con amarezza la sentenza che ha fatto registrare la condanna a 6 anni e due mesi per tre  ragazzi di 19 e 20 anni.

I giovani, secondo l’accusa, avevano portato la minorenne in un garage e lì avevano avuto, a turno, rapporti sessuali. L’indomani la vittima, insieme alla mamma, si era recata presso il Commissariato di Cerignola per denunciare l’accaduto. La notizia fece il giro di Italia, con tutti i TG e i principali quotidiani catapultatisi a Cerignola per raccontare quella notte di terrore e di degrado. Nonostante la mobilitazione e il forte movimento di opinione di quelle ore, però, dopo un anno nulla si è mosso.

Nè il Comune che le associazioni del territorio vicine a queste tematiche hanno supportato le ragioni di una ragazzina di appena tredici anni. Infatti, contrariamente a quanto succede nelle altre realtà, nessuno si è costituito parte civile, se non la diretta interessata. La risposta dell’avvocato Perchinunno, opportunamente interpellato sul punto, è lapidaria e non lascia spazio ad interpretazioni: “Solo noi ci siamo costituiti parte civile, nessun altro”.

Eppure, l’Amministrazione Comunale, anche per il tramite dell’assessore ai servizi sociali Maria Dibisceglia, in quei giorni aveva espresso la volontà di costituirsi parte civile nel processo. Circostanza con tutta evidenza mai verificatasi.

“Il percorso processuale si è svolto in maniera corretta, così come, da un certo punto in poi, anche l’atteggiamento degli imputati è stato improntato alla correttezza. So che hanno inviato una lettera di scuse generiche alla mamma della vittima. Ripeto, in questi casi è difficile essere contenti perché, in ogni caso, si sono spezzate le vite sia delle vittime che dei giovanissimi responsabili”.


Michele Cirulli


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Sempre sul pezzo
1 anno fa

Strano che la futura Sindaca non si sia espressa solitamente è così vicina ai problemi dei più deboli solitamente interviene sempre con forza di queste situazioni così delicate .
Femminista come la Dibisceglie non se ne vedono da anni sempre vicino alle donne .
Bugia scherzavo si muovono solo quando fanno l’evento si fanno la foto e poi tutto muore li .
Non hanno empatia e questa amministrazione non ha a cuore i cittadini vuole solo rubare soldi ai cittadini

saspi
1 anno fa

Situazione falsata con minacce ,

Nome
1 anno fa
Reply to  saspi

Cioè?

Zorro
1 anno fa

Scusate ma ero impegnato con un partita di Padel.E’ successo quacchecosa?!

Arrigo Secchi
1 anno fa

Che sensibilità STRAORDINERIA

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