mercoledì, Novembre 27, 2024
Cronaca

ESCLUSIVO | Identificato cadavere ritrovato in un pozzo a Cerignola: riaperte le indagini


Appartiene a un agricoltore di 52 anni, originario di San Ferdinando di Puglia, il cadavere ritrovato a Cerignola a maggio scorso: l’uomo era scomparso nel nulla e nonostante il dispiegamento di forze disposto nel 2019 di lui non si sono avute tracce fino al 27 maggio 2023, quando in zona San Vito alcuni contadini hanno lanciato l’allarme attivando Polizia e Vigili del Fuoco.

LA SCOMPARSA DEL 2019

Il 52enne originario di San Ferdinando di Puglia era scomparso dal suo podere a luglio del 2019. Sul posto, al momento dell’allarme, gli inquirenti trovarono solamente il suo trattore, il telefono cellulare da cui era inseparabile, le chiavi del mezzo pesante ancora inserite e un pacchetto di sigarette. Il giorno della scomparsa, il 52 indossava una maglietta grigia, un pantaloncino blu e un paio di scarpe da ginnastica. Nonostante la mole di uomini impiegati nelle ricerche dalla Prefettura, dello scomparso non si sono avute tracce.

IL RITROVAMENTO

Nella mattina del 27 maggio, infatti, alcuni proprietari terrieri di Cerignola stavano effettuando delle operazioni nel loro pozzo, fino a quando l’invaso ha mostrato dei problemi. Gli agricoltori solo a quel punto hanno scoperto che lì dentro, sul fondale, c’era un cadavere reso assolutamente irriconoscibile e che probabilmente era stato abbandonato in loco da diversi anni, come successivamente confermato dagli esami della scientifica.

IL RICONOSCIMENTO

È stato difficile trovare segni che potessero ricondurre all’identità dell’uomo scovato in fondo al pozzo, perché al momento del ritrovamento il cadavere sarebbe risultato monco di testa e mani. Circostanza aggravata anche dalla aggravata decomposizione dopo i lunghi anni trascorsi in fondo al pozzo.

LA PISTA ESCLUSA: MASCIAVEO

L’attenzione degli investigatori, a pochi giorni dal ritrovamento del corpo, si è concentrata su Vito Masciaveo, cerignolano scomparso esattamente nella stessa zona dal 2014 in circostanze misteriose. All’epoca dei fatti l’uomo aveva 55 anni e l’ultimo avvistamento fu proprio in quel lembo di terra. Comparando la statura dei due scomparsi, però, la scientifica ha portato ad escludere che il cadavere ritrovato a maggio 2023 potesse appartenere a Masciaveo.

IL DNA

Dopo che il nucleo SAF dei vigili del Fuoco si è introdotto nel pozzo, estraendo la salma, il corpo è stato analizzato a Roma per incrociare il DNA e risalire all’identità dello scomparso. Dopo mesi si è giunti a scoprire gli elementi – confermati dai familiari- che farebbero ricongiungere le ipotesi degli inquirenti alla scomparsa da San Ferdinando di Puglia del 2019.

LE INDAGINI

Dopo quattro anni di buio, si riaccendono i riflettori sull’agricoltore: è stato un omicidio? Chi lo ha eventualmente trasportato nelle campagne cerignolane e, soprattutto, per quale ragione? Su questo si interrogano anche gli agenti del locale commissariato di polizia. Le indagini sono quindi in corso e non si esclude alcuna pista, nemmeno quelle che porterebbero all’interno del nucleo familiare.

Michele Cirulli


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