Selfie col bottino, così gli assaltatori dei bancomat si sono autoaccusati
Prima l’assalto ai bancomat nel centro Italia, utilizzando la tecnica della marmotta con grossi quantitativi di esplosivo, poi i selfie in chat con il ricavato per autoesaltarsi e, senza saperlo, autoaccusarsi. Finiscono così le scorribande per un commando foggiano dopo le analisi dei telefoni cellulari, le intercettazioni e le immagini di videosorveglianza che hanno incastrato la banda accusata di aver sventrato filiali e istituti di credito di Chieti e provincia con raid notturni. I fatti risalgono al 2021. In primo grado, col rito abbreviato, sono state condannate tre persone dagli 8 ai 2 anni di reclusione, mentre gli altri cinque sono finiti sul banco degli imputati. La base operativa del commando foggiano era Francavilla al mare, nell’appartamento risultato nella disponibilità di uno degli indagati. Dalle indagini è anche emerso che uno degli indagati aveva noleggiato un’auto a Cerignola per poi raggiungere tutti i luoghi delle rapine.
Che maranghen modern
È il prezzo della celebrità miei cari.
Selfie a volontà e notorietà a tutti i costi.