domenica, Dicembre 22, 2024
Cronaca

A Cerignola ci sono 5334 case disabitate | Il report

A Cerignola ci sono 5334 case disabitate | Il report

Sono 26180 abitazioni normalmente abitate a Cerignola nel corso del 2021 e 5334 abitazioni non occupate, che rappresentano il 20% del totale. È questa la fotografia scattata da OpenPolis sul centro ofantino e che tiene conto dei dati forniti dalle pubbliche amministrazioni in un mix con i censimenti. Tra le abitazioni non occupate in modo permanente sono incluse, nella ricerca, anche le seconde case utilizzate per fini turistici. Considerato il minimo impatto turistico a Cerignola, il dato diviene importante per valutare gli effetti dello spopolamento nella città.

Nel 2021, in Italia le abitazioni registrate sono state 35.3 milioni, di cui 9.6 milioni non abitate (27.2%). A detenere il record di case inabitate è Sondrio, mentre il fenomeno presenta dati differenti a seconda dell’area presa in esame: nel Centro Italia c’è il 22.3% di case inoccupate; nel nord est il 23.1%; nel nord ovest il 26%; nel Mezzogiorno il 32% e nelle isole il 34%.

Per “abitazioni non occupate” si intende le abitazioni vuote o occupate esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente. Questo calcolo è stato effettuato da Istat considerando dati censuari e dati amministrativi presenti nel registro statistico dei luoghi, in particolare nella componente del registro statistico di base degli edifici e delle unità abitative.

Openpolis riporta: “La presenza di abitazioni non permanentemente occupate è maggiore all’allontanarsi dai comuni centrali in termini di servizi. Le amministrazioni polo riportano un’incidenza del 16,9%, a cui seguono quella dei poli intercomunali (23,3%) e dei comuni cintura (24,2%), tra i due valori non c’è una differenza particolarmente rilevante. Ma distanziandosi ancora di più dai centri la percentuale aumenta in modo più consistente: nei comuni intermedi (come Cerignola, ndr) la quota si assesta al 37%, in quelli periferici al 47,9% e in quelli ultraperiferici al 56,3%. Nelle aree interne la percentuale media è quindi sistematicamente maggiore rispetto alla media nazionale mentre nelle zone più vicine ai poli e nei poli stessi il valore è in linea o al di sotto di quello italiano”.



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Ospite
1 anno fa

Ora incrociate questi dati con le liste di carico TARI del Comune per il 2023.

Quanto sono gli utenti domestici censiti nelle liste di carico TARI?

Commentatore
1 anno fa
Reply to  Ospite

Ottima e diligente osservazione.
Si aspettano ora risposte dal Comune.

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