Cerignola, ritrovato gatto bruciato: “Chi sa, parli”

Prima il cane Aron a Palermo, legato ad un palo e bruciato vivo, che ha trovato la morte dopo lunghe ore di agonia per le ustioni che hanno interessato l’80% del corpo; poi ad Alberobello una sedicenne sui social si è fatta riprendere mentre spingeva in acqua gelida un gattino appollaiato al bordo di una fontana: sebbene il corpo di Grey (questo il nome del felino) non sia stato ancora formalmente ritrovato, le sue condizioni di partenza non fanno presagire nulla di positivo.

Ora l’allarme potrebbe scattare anche Cerignola dopo il ritrovamento fatto da un gruppo di volontari che ha scovato la carcassa di un gatto completamente incendiata.

A spiegare i dettagli del rinvenimento è il veterinario Asl Michele Buttiglione. “Tramite una pattuglia della Polizia Locale ho inviato la carcassa del povero animale all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per la Puglia e Basilicata sede di Foggia per l’autopsia tendente a stabilire se l’animale fosse deceduto a causa delle bruciature”.

Adesso sarà lo Zooprofilattico a dire se quel gatto sia effettivamente morto per le ustioni o se il corpo è stato dato alle fiamme quando era già morto, magari per altre cause. “Ho inviato ai carabinieri di Cerignola una allerta di reato penale. Chiunque fosse a conoscenza di fatti è pregato di rivolgersi ai carabinieri oppure dal sottoscritto”, conclude Buttiglione.

Michele Cirulli