Solo 4 sportelli e un ATM a mezzo servizio per 60mila abitanti: i disservizi alle Poste aumenteranno
Una potenziale platea di sessantamila abitanti e solamente quattro sportelli funzionanti, quelli di via Corsica, mentre in Piazza Duomo e via Napoli le sedi delle Poste sono chiuse dopo gli eventi criminosi dei giorni scorsi. Ma se questo può sembrare un disguido enorme, in realtà è solo l’inizio.
Quando sabato scorso ignoti hanno piazzato due bombe al Postamat ubicato sul Corso principale, la scena è stata un vero e proprio deja vu. Qualche settimana prima, infatti, nelle sezione di via Napoli un nuovo assalto aveva mandato in tilt l’ufficio postale con il risultato di dover necessariamente chiudere gli sportelli. Servirà il tempo necessario per riparare i danni strutturali, ri-ottenere l’agibilità degli uffici dopo l’esplosione e rispettare tutti i tempi tecnici annessi per le autorizzazioni. Fatto sta che oggi l’unico ufficio disponibile è quello di via Corsica, con annesso ATM.
Ma c’è un dettaglio che, proprio ieri, Poste ha dovuto comunicare ufficialmente: nelle province di Foggia e BAT i postamat saranno spenti nelle ore notturne a causa degli assalti ormai costanti: Stornara, Stornarella, Orta Nova, Cerignola, Ordona, Canosa di Puglia, San Marco in Lamis sono esempi poco edificanti, negli ultimi mesi, in questo senso. Tecnica della marmotta, bombe, bottino, fuga e una quantità ingente di danni che si trasforma in disservizi per i cittadini: il canovaccio rimane lo stesso con numeri che sono da capogiro. Secondo Poste, infatti, il 42% dei furti totali subiti su base nazionale avvengono proprio nelle province di BAT e Foggia e l’unica soluzione è chiudere i Postamat nelle ore notturne. Operazioni sospese fino a data da destinarsi in 120 sportelli delle due province: saranno inoperativi dalle 23:30 alle 6:30.
Questo è il risultato della “tassa sui criminali” che stanno pagando anche i cittadini cerignolani: solo quattro sportelli aperti e un postamat a mezzo servizio per una città di 60mila abitanti. Ci sono ulteriori disservizi annidati dietro la chiusura degli uffici di via Napoli e Piazza Duomo. A partire dalle raccomandate, che non potranno essere smistate poiché gli uffici restano serrati; per proseguire, poi, con particolari operazioni che potranno essere effettuate solo presso le sedi in cui materialmente è stato, ad esempio, “aperto” il conto; per concludere con una particolare tipologia di prelievi (non tutti) che, se effettuati in una filiale, mantengono un tetto giornaliero che impedisce la riscossione totale di quanto disponibile.
Centinaia di persone arrivano presso l’unico ufficio postale di via Corsica: si mettono in fila e aspettano di essere serviti. Quando riescono, chiaramente. Altrimenti si ritenta l’indomani. Queste scene- come quella immortalata in foto questa mattina- diventeranno normalità.
Michele Cirulli
gibuti
Questo è il disagio da sopportare per i cittadini onesti e che lavorano e pagano le tasse.
Chi ha causato i danni alla collettività non può avere nessuna comprensione.
Salvo autodenunciarsi e risarcire le poste italiane per il danno arrecato.
Certo uno che fa esplodere un ATM per rubare il denaro oggi vede che la gente per bene sta in fila per ore e la sua coscienza si smuove e va a denunciarsi
Manco la Disney inventa certe storie
Infatti era una burla carnevalesca.
Ci vuole ben altro per risolverlo e questo lo so bene.
4 Sportelli aperti considerando poi i tempi lunghissimi di ogni operazione stiamo messi malissimo.
Questa è l’esempio dell’incapacità delle istituzioni, poi chi ci va sotto è sempre la gente che lavora.
Nessuno si vuole compromettere, nessuno che mette la faccia, solo parole di circostanza, diremo, faremo, le carceri sono piene, ecc. ma poi le mani non se le sporca nessuno;
ed intanto questi vanno avanti a fare i loro porci comodi.