sabato, Novembre 23, 2024
Politica

Cerignola come la Springfield dei Simpson: l’utopia delle utopie fa male alla Città


Prima di parlare della nostra Amministrazione Comunale, bisogna iniziare con una puntata particolare dei Simpson: la 22 della stagione dieci, intitolata ‘Springfield Utopia delle utopie’. In questa puntata, il sindaco scappa via e al suo posto subentra una ‘Giunta di intelligenti’, una Platonica Sofocrazia che, sebbene inizialmente si dedichi all’interesse collettivo, viene poi rovinata dalla sete di potere.

Il problema è che a Springfield, che è uno specchio satirico della società moderna, non interessano cose come ‘il teatro delle ombre cinesi’, ma ciò che sta a cuore è un argomento più popolare come lo sport (che viene addirittura bandito nella puntata).

In realtà, siamo più dentro a questa situazione di quanto si pensi; E se a Springfield la giunta è fatta da scienziati e tecnici di profilo assoluto, qui,  Bonito a parte, la situazione è differente. Basti pensare agli eventi pubblicizzati dalla pagina Amministrazione Comunale (ex profilo del Sindaco).

Il fatto che interi spazi e strutture siano o saranno destinati alla “Cultura” porta alla fatidica domanda: chi è che ne usufruirà se la maggior parte della popolazione non si interessa a questa tipologia di eventi?

La questione però non è nemmeno bandire una certa tipologia di eventi culturali più classici, anche perché a prescindere, è giusto che ci siano. Il punto però è mirare anche ad altre tipologie di eventi più “pop”. E questo lo dicono i fatti guardando sia al passato ma per chi non vuole anche guardando altrove, come ad esempio calici nel borgo antico, un format che è stato scopiazzato da alcuni comuni limitrofi e reso anche meglio. O ancora, la festa del panzerotto della bambinella, un format che effettivamente funzionò ma che non è stato più riproposto. Anche perché con i vari eventi sopracitati si potrebbe inserire benissimo – unendo l’utile al dilettevole – un qualcosa di stampo più classico che tanto sta a cuore all’amministrazione.

Cerignola affronta gravi problemi di flussi che nessuno sembra affrontare, sia da parte dell’opposizione che della maggioranza. Abbiamo un serio problema strutturale per quanto riguarda la movida notturna, sempre più carente; ma non solo, molte sono le Partite IVA che stanno chiudendo bottega, in confronto con un’economia, a livello statale già stagnante, ma con una ZTL che non favorisce per niente le classiche passeggiate per i negozi che ben possiamo osservare spostandoci nella più florida BAT; e a ragione di ciò, molte Partite IVA si stanno riunendo in un’associazione di macro-categoria.

La struttura dell’EXOPERA (Officine Fornari), in passato aperta al pubblico con eventi di ogni tipo, serate, musica e divertimento, con affluenza anche dai comuni circostanti – perché cultura è anche questo, è scambio, confronto e socialità e non è solo avere due biblioteche, un Auditorium (oltre a due teatri, già esistenti) e ora anche la struttura dell’acquedotto pugliese che sicuramente sarà al vaglio di un qualche progetto di cui usufruiranno (parlando in termini popolari) sempre le stesse facce.

Sempre parlando di Officine Fornari, per esempio, è ora in mano a due associazioni culturali di arte e letteratura, e questa è un po’ la traduzione di quanto esposto fino ad ora, in sostanza un luogo con un potenziale del genere lasciato all’iniziativa un po’ demodé (viene in mente il paragone della Ferrari col motore della Panda) nonostante si possa comunque permettere la coesistenza di queste associazioni, perché di luoghi -vacanti- ce ne sono.

Gli eventi di teatro, propagandati come cultura, ma essenzialmente la cultura di chi? La domanda è sempre quella, in fin dei conti. Se mai siete stati a teatro, che a quanto pare è il fiore all’occhiello dell’amministrazione, sappiamo bene a che tipo di utenza possano essere indirizzati, ad un pubblico di nicchia e soprattutto adulto. Com’è possibile combattere il fenomeno dei ragazzini di strada? (ne abbiamo parlato, anche di Daspo). Com’è possibile togliere un ragazzino dalla strada in un quartiere difficile? Invitandolo a vedere lo Schiaccianoci di Čajkovskij ?

Il problema è che, come visto nella puntata dei Simpson e come Platone criticava la Sofocrazia (governo dei colti, meritevoli), agli occhi dei ragazzi e dei giovani, la sensazione è riassumibile in desolazione, perché gli stessi nel fine settimana preferiscono andare fuori, come sopracitato nella più florida e aperta BAT, dove di certo non mancano eventi culturali di stampo più classico, ma sicuramente non mancano eventi indirizzati a un pubblico più giovane.

Giuseppe Bellapianta



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Attila
8 mesi fa

Dove passo lui non crebbe più l’erba.

Siete cringe dentro
8 mesi fa

In merito al teatro vorrei tanto dire una cosa
La scelta delle compagnie degli spettacoli una scelta che punta a quale fetta della popolazione ?
Stanno tornando a teatro attori già visti e rivisti a Cerignola e sopratutto con i soliti spettacolo cringe .
Visto che questa amministrazione si avvale di tanti “giovani “ ci si aspettava molto meglio
Spettacoli che puntassero a una fascia più giovane anche perché a Bari ci sono spettacolo meravigliosi e super seguiti dai cerignolani .
A questo punto speriamo solamente che non costruiscano la monorotaia

5 stelle mariole
8 mesi fa

La Bruno invece di occuparsi della programmazione degli spettacoli si è preoccupata solo dell’assunzione dei parenti .

Dopo il diploma vado via
8 mesi fa

A Cerignola oltre andare a cena fuori non puoi fare , perché non offre un luogo per passeggiare non offre luoghi di ritrovo con un minimo di storicità
Quel che rimane in piazza mercadante sono macerie , ossia locali che cercano di incentivare la loro clientela ma che via via si va perdendo .
Da fuori non vengono a Cerignola perché poi se ne tornano a piedi , si sperava nella cultura della sinistra per rinvigorire Cerignola e invece questi sono solo 4 buffoni avvolti nelle loro lauree ma che nascondono profondissime ignoranze .

Festival della porchetta
8 mesi fa

Insomma, più feste della porchetta e meno eventi culturali (che non significa solo teatro, ovviamente)

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