Bonito jr crea il panico in Comune: 130 dipendenti a rischio provvedimento disciplinare?
Il caso Savino Bonito, il figlio del sindaco che agirebbe indisturbato a Palazzo di Città, come raccontato dal consigliere comunale Domenico Bellapianta, ha una rilevanza non solo politica, ma soprattutto amministrativa. E potrebbe, eventualmente, perfino gravare in maniera importante su quei dirigenti e quei dipendenti che con lui hanno avuto rapporti fino ad oggi rivelando notizie e natura di atti interni, quindi segreti.
Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che tra l’altro si applica “al personale in servizio presso l’Amministrazione a qualsiasi titolo, sia a tempo indeterminato che determinato, ai titolari di incarichi di qualsiasi tipologia, ivi compresi quelli conferiti a titolo gratuito”, parla chiaro. Talmente chiaro che adesso il segretario generale, Paola Alessandra Ferrucci, notoriamente persona intransigente, potrebbe perfino avviare un’indagine interna che dovrà necessariamente coinvolgere tutti i dipendenti del Comune di Cerignola.
Nella giornata di ieri sarebbero partite già le prime lettere ai dirigenti in materia di rispetto della privacy: nessun riferimento esplicito e diretto alle notizie di stampa sul caso Savino, ma la tempistica rende più che verosimile un’attinenza con quanto riportato da tutta la stampa locale, provinciale e regionale.
Ma quale potrebbe essere l’iter? Innanzitutto si dovrà accertare la ricostruzione di un pubblico ufficiale, ossia quella di Domenico Bellapianta, che tra l’altro potrebbe essere suffragata da ulteriori prove documentali, fotografiche e testimonianze che già non mancano. Anzi.
E poi si dovrà capire chi (e se) eventualmente ha diffuso notizie della Pubblica Amministrazione a una persona estranea e non legata contrattualmente alla Pubblica Amministrazione, quale sarebbe Savino Bonito. Una sorta di beffa per Francesco Bonito, che in queste ore si era assai affannato a cercare le talpe che, a suo modo di vedere, interloquiscono con la stampa sugli aspetti politici.
La questione-Savino, invece, è diversa e più problematica per i lavoratori che potrebbero essere travolti dai Bonito’s. Perché il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, in più articoli e commi, accende un campanello d’allarme che rischia di far finire sotto procedimento disciplinare tutti i dipendenti e i dirigenti del Comune di Cerignola, con possibili sanzioni accessorie molto rilevanti.
Qualora accertate le ricostruzioni di Bellapianta, infatti, si dovrà infatti valutare l’effettiva applicazione dell’articolo 9 del Codice di comportamento, che prevede che “la segnalazione di eventuali situazioni di illecito avviene in forma scritta ed ha riguardo ad atti e comportamenti, anche omissivi, già concretizzatisi, a reati o irregolarità amministrative e gestionali (quale potrebbe essere il caso in esame, ndr) che possano produrre danno all’interesse pubblico, dei quali il dipendente sia venuto direttamente a conoscenza”.
L’altro elemento da tenere in considerazione riguarda la circostanza secondo cui potrebbero essere infranti i dettami in materia di privacy. Rivelare la natura di atti ad una persona estranea alla Pubblica Amministrazione, quale sarebbe al momento Savino Bonito, potrebbe portare ad inadempienze gravi.
Inoltre, è fatto divieto al dipendente di “diffondere informazioni” e di fornire qualunque informazione “attinente il contesto organizzativo ovvero le attività di ufficio”, salvo espressa autorizzazione.
Peggio ancora potrebbe scaturire guardando l’aspetto penale, come il consigliere di opposizione Nicola Netti ha annotato in una intervista, rimarcando la natura giudiziaria di possibili implicazioni, visto che “Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”.
mc
Ma veramente?
Lis, lingua italiana dei segni, organizza corsi per i politici locali che hanno perso il dono della parola, barbutelli e stellari compresi
percaso ti riferisci alla Donofrio la consigliera dello schieramento di Metta? Ma che fa scalda la sedia in comune? Mai sentito una parola, ma parla? Ha la voce? Prende solo i soldi del gettone di presenza e torna a casa ! Sembra un pesce fuori da l’acqua , si guarda in giro come a dire: che ci faccio io qua?
Mica è solo quella e tutta l’altra opposizione dov’è? Tutti muti eh ?
Vi do una dritta questa mossa di infognare i Bonito’s è venuta a Giordano che non riuscendo più a frenare le decisioni del sindaco preferirebbe che l’amministrazione in essere cadesse per poter rivedere le dinamiche del Pd Cerignola .
Quindi date tempo che da soli lasceranno il Comune .
Nel partito DEMOCRATICO non vige democrazia quindi essendo il Giudice incontenibile per azioni ed esternazioni stanno attaccando il figlio Savino .
E meno male che al comune era finalmente arrivata la legalità…
Chi è il DPO dell’ Amministrazione Comunale? Si potrebbero conoscere le generalità? In genere dovrebbe essere un esterno (se ne sconsiglia in genere la nomina ad un interno, ammesso che siano presenti specifiche competenze). Chi è il referente del DPO all’interno dell’amministrazione? Anch’esso un esterno ? Se invece un interno, chi è ed ha riferito al DPO ? Non poteva non esserne a conoscenza. Allora forse il DPO non ne sa nulla ? E il referente anch’egli non ne sa nulla ? Il modello allora non funziona (?) oppure altro ? (superficialità, sudditanza, volontà di…, pressioni, ecc…). Ma la faccenda… Leggi il resto »
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