Il caso M5S Cerignola: “derubati” di una delega, hanno prodotto niente (o poco)
Prima Olga Speranza, poi Mimmo Dagnelli. Risultato: zero, o quasi. L’ingresso dei pentastellati in giunta è più un accordo politico che elettorale: alle scorse elezioni, infatti, i grillini hanno incassato poco più di 400 preferenze riuscendo a portare in consiglio comunale Vincenzo Sforza, che ha potuto esprimere un assessore di riferimento. Sui nominativi non ci sono mai stati problemi di sorta, ma è sulle deleghe che il Movimenti fatica a trovare una quadra.
Attuazione del programma, fondi europei, pari opportunità. Sulla carta sembrano perfino aree interessanti, ma nei fatti, ad oggi, la permanenza in giunta del M5S è mera formalità. I fondi europei, difatti, sono svincolati dal PNRR- che invece sono affidati a Pietro Gianfriddo, uomo di fiducia del sindaco Bonito, mentre le pari opportunità sono materia dei servizi sociali di Maria Dibisceglia.
Durante l’ultima crisi di governo causata dal Partito Democratico, che avrebbe voluto estromettere il proprio presidente del consiglio Sabina Ditommaso, al Movimento Cinque Stelle era stata promessa la delega al Personale. Neanche a dirlo: quella delega, con un blitz, è finita nelle mani di Maria Dibisceglia, sempre quota Pd.
Ed è per questo motivo che del M5S, oltre alla foto di rito o ad accompagnare il primo cittadino ad eventi vari, non si ha traccia concreta.
Il consigliere comunale Nicola Netti, di Fratelli di Italia, parla di “sperpero di denaro pubblico” a causa della “scatola vuota” rappresentata dall’assessorato che “ha portato solo un regolamento di sei pagine totalmente inutile che vuole istituire una consulta”. Eppure l’assessorato percepisce un’indennità di funzione per “produrre una volta all’anno un atto inutile”. Netti posa la lente d’ingrandimento anche sull’assessorato alla sicurezza di Teresa Cicolella visto che “da due anni e mezzo non abbiamo un comandante dei vigili urbani e l’assessore non dice mai una parola sulle gaffe del sindaco ma che invece dovrebbe essere chiamato assessorato all’asfalto”.
Ma perché? Lasciate le cose come stanno. Almeno non fanno danni come gli altri assessori
i 5 stelle sono a tutti i livelli fumo negli occhi. Il loro predicare bene e razzolare male lo si evince anche dalle questioni di legalità che hanno toccato la maggioranza comunale, non sono stati capaci neanche di produrre un comunicato stampa! Non una parola sul caso del consigliere comunale agli arresti. Insomma un distillato di inerzia e incapacità che fa scopa con il loro livello nazionale.
Non sono un politico, e non ho votato ai 5stelle per il reddito, ma solo perchè se un politico del loro movimento è stato arrestato viene escluso subito dal movimento, ma cosa più importante , per me, è che dopo due mandati si va via dalla politica, quindi figli e nipoti non avranno carriera, se non per “meritocrazia” ……………….
Se posasse la lente di ingrandimento su tanto altro, non avrebbe neanche il tempo di addormentarsi, il consigliere Netti.